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Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi
Careggi, piena disponibilità di acqua nei reparti
La Direzione rassicura i pazienti. per quanto riguarda i dipendenti nessuno obbligo di impiego di risorse pubbliche per forniture gratuite
La Direzione di Careggi rassicura l’utenza in merito alla piena disponibilità di acqua nelle degenze dell’Ospedale. Attualmente è garantito un fabbisogno di due litri al giorno per ogni malato ricoverato, con integrazioni aggiuntive e illimitate su richiesta dei coordinatori di reparto per specifiche esigenze nutrizionali.

Sono circa 4mila al giorno le bottiglie da mezzo litro distribuite nei reparti per una spesa annua in torno ai 350mila euro.
Nell’area ospedaliero – universitaria di Careggi non è mai stata prevista la fornitura di acqua ai dipendenti poiché non è mai stato un dovere del datore di lavoro soddisfare questa esigenza con l’impiego di risorse pubbliche. Il problema viene posto da alcuni rappresentanti dei lavoratori a seguito della riorganizzazione della distribuzione dell’acqua ai pazienti ricoverati, che è necessario ribadire essere da sempre riservata ad uso esclusivo dei pazienti.

L’acqua fornita a ciascun ricoverato è stata stimata in base alle linee guida relative alla nutrizione ospedaliera che raccomandano un litro e mezzo al giorno. La quantità fornita da Careggi è quindi superiore alla media, assicurando due litri al giorno a degente. Vi è quindi un evidente equivoco nel considerare parte della fornitura aziendale di acqua nella disponibilità gratuita dei dipendenti. Una richiesta in tal senso oltre che inopportuna non rende il giusto merito alla correttezza del personale di Careggi che, né in passato né tantomeno attualmente, ha potuto utilizzare impropriamente una risorsa riservata ai pazienti ricoverati.

Prima della riorganizzazione l’acqua era ordinata ogni settimana in base al numero dei letti e quindi indipendentemente dal numero di malati presenti e dalle quantità da questi effettivamente consumate. Questo sistema comportava ingenti eccedenze che venivano stoccate nei magazzini fino all’esaurimento dello spazio con soventi richieste di interruzione della fornitura.

Pertanto la Direzione ha introdotto un sistema di fornitura dell’acqua non forfettario, ma commisurato al bisogno effettivo del paziente ricoverato. Oggi l’acqua è consegnata quotidianamente in base a una procedura che prevedere la definizione del quantitativo di due litri al giorno a persona al momento della prenotazione del vitto per ciascun paziente. Se vi sono esigenze particolari i responsabili dei reparti lo segnalano all’ufficio che gestisce il contratto di fornitura del vitto che provvedere immediatamente a soddisfare ogni bisogno particolare in base a un criterio di personalizzazione del servizio.

In base a questo sistema se l’acqua che arriva quotidianamente nei reparti viene regolarmente distribuita dal personale ai pazienti, non vi è la possibilità che nessun ricoverato rimanga senza la sua dovuta quantità. In ogni caso la Direzione, non per migliorare il servizio, ma per rendere l’impiego della risorsa idrica più allineato a un modello ecologico di Ospedale ecocompatibile, sta lavorando a un progetto per introdurre un sistema di utilizzo dell’acqua potabile pubblica. L’obiettivo è ridurre i rifiuti prodotti dalle bottigliette di plastica e il relativo impatto ambientale e logistico della catena di produzione dell’acqua.

13/08/2017 14.17
Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi

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