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LIBRERIE, "NON CHIUDETE A FIRENZE LE PAGINE DELLA MARTELLI"
Calò e Verdi (Rifondazione comunista): "La cultura vittima della deregulation e degli affitti. Gli Enti locali possono contrastarla"

Chiude la Libreria Martelli ex Libreria Marzocco di Firenze, società del Gruppo Edison: 18 lavoratori rischiano il posto di lavoro. E' stato lanciato un appello dei sindacati e dei lavoratori alle istituzioni affinchè siamo date tutte le garanzie necessarie ai lavoratori. I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e sostegno alla vertenza sindacale, invitano la Provincia di Firenze unitamente agli altri Enti Locali (Regione Toscana e Comune di Firenze) "a contrastare la deregulation provocata dal Governo a favore del mercato speculativo, adottando tutti gli strumenti necessari di sostegno al lavoro, reddito e salari". E’ necessario che la proprietà "adotti un profilo di alta responsabilità sociale adeguato alla fase di grande precarizzazione".
Presentata sulla vicenda una domanda di attualità. Di seguito il testo.

"Sabato 17 settembre la prestigiosa Libreria Martelli srl di Firenze di proprietà del Gruppo Edison ha chiuso i propri bandoni, ufficialmente sembra per avviare i lavori di 'ristrutturazione' per un periodo di 5 mesi ma ufficiosamente sembra accreditarsi il sospetto di una chiusura definitiva. Si tratta di una notizia che non coglie di sorpresa le istituzioni locali e il mondo politico.
Secondo quanto emerso dai contati con la proprietà uno dei problemi principali '… sarebbe l’affitto troppo alto pagato per occupare i locali in via Martelli, nel cuore di Firenze, e per la ricontrattazione del quale è in corso una trattativa con i proprietari dell’immobile. Inoltre, la pedonalizzazione del Duomo e di via Martelli non avrebbe aiutato le vendite mentre i nuovi lavori per la pavimentazione della strada, che dovrebbero cominciare a fine anno, costituirebbero un ulteriore problema.Da luglio la Martelli aveva iniziato una grande svendita sui libri, con sconti dal 30 al 70%, soldi che sarebbero dovuti servire proprio per iniziare i lavori di ristrutturazione…'.
La Libreria Martelli non è l’unica a Firenze dal futuro incerto: nubi nere sembrano addensarsi anche sull’altra libreria del gruppo, la Edison, alla cui sede in piazza della Repubblica sarebbe interessata la Feltrinelli, che al momento ha due punti vendita in città, in via Cerretani e in via Cavour, e che sarebbe in trattative anche con FS per aprire una nuovo spazio alla stazione di Santa Maria Novella.
La vicenda della Libreria Martelli sembra complicarsi anche per le scelte operate dal governo con il famoso decreto sviluppo contenuto nella manovra approvata lo scorso luglio.D'ora in avanti sarà infatti possibile modificare la destinazione d'uso dei negozi con valenza culturale, come le librerie. Il che significa '….che al posto della libreria Martelli, rinata nel 2007 sulle ceneri della Marzocco potrebbe nascere l'ennesimo grande magazzino. Il rischio è concreto dal momento che proprio sabato la libreria, dopo una fiera resistenza contro il caro affitti, ha chiuso i battenti…'.
Per contrastare questa deriva e soprattutto per porre un rimedio a queste trasformazioni puramente mercantili e speculative gli enti locali possono intervenire '…da una parte la Regione Toscana che ha tempo sessanta giorni per regolamentare la legge. Dall'altra i Comuni, a cui spetta l'ultima parola. Il decreto prevede infatti che il nuovo affittuario dello stabile debba interpellare il Comune per cambiare la destinazione d'uso…'.
Ma a parte queste considerazioni ancora niente si sa sul destino dei lavoratori. Da qui l’appello dei Sindacati e dei lavoratori alle istituzioni '…la Marzocco, e ora la Martelli, rappresentano un patrimonio per Firenze: per questo chiederemo il coinvolgimento delle istituzioni affinché facciano pressione sulla proprietà…' mentre l’assemblea dei lavoratori '… chiede nuovamente di avere maggiori garanzie per tutti gli attuali dipendenti…'.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori della Libreria Martelli che rischiano di perdere il posto di lavoro, nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza e nel contrastare la deregulation provocata dal Governo a favore del mercato speculativo richiedono che le istituzioni adottino tutti strumenti di sostegno al lavoro, reddito e salari necessari.
A tal fine chiediamo al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla chiusura della Libreria Martelli (punto di riferimento imprescindibile per gli intellettuali dei primi del Novecento e negozio molto amato anche dai fiorentini contemporanei ) e sul rischio di una eventuale dismissione. Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze per quanto di sua competenza è stata interessata della vertenza da parte delle organizzazioni sindacali, quali decisioni sono state assunte dalla proprietà per quanto riguarda i 18 lavoratori e se sono in essere gli ammortizzatori sociali e altri strumenti di tutela sociale e salariale.
Infine chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Firenze ha attivato iniziative adeguate affinché la proprietà adotti un profilo di alta responsabilità sociale verso il lavoro e i diritti dei lavoratori".
'''L'articolo dal quale è stato tratto spunto da parte dei consiglieri per la domanda d'attualità si può trovare on line''': http://www.obiettivotre.com/2011/09/libreria-martelli-firenze-chiusura-a-fine-settembre/

19/09/2011 11.20
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze