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IMPRENDITORIA CINESE NELL'EMPOLESE VALDELSA
Il Pdl della Provincia per un tavolo di coordinamento con l'Osservatorio socio-economico

La Comunità e l’imprenditoria cinese nel Circondario Empolese Valdelsa. Con una mozione che sarà sottoposta all'attenzione del Consiglio provinciale, il gruppo Pdl con i consiglieri Filippo Ciampolini, Samuele Baldini, Piergiuseppe Massai, Erica Franchi e Guido Sensi intendono impegnare il Presidente della Provincia a costituire un tavolo di coordinamento e confronto sinergico con l’Osservatorio Socio Economico del Circondario Empolese Valdelsa, che "possa costituire uno strumento utile a monitorare questo nuovo fenomeno che interessa oggi l’area territoriale specialmente del Comune di Empoli, e dove i dati rilevati dalle varie autorità possano essere incrociati e trasferiti in ultimo passaggio alle forze dell’ordine per il controllo del territorio". Di seguito il testo della mozione.


"Premesso che nel momento storico economico attuale, agli artigiani e alle imprese (quell’esercito di partite iva che lavora nell’area metropolitana Firenze Prato Pistoia e grazie al cui coraggio l’economia toscana sopravvive sebbene minata da forti indebolimenti finanziari) viene chiesto di continuare responsabilmente a fare la propria parte, nel rispetto dei doveri e degli adempimenti economici, amministrativi e fiscali che sono intrinseci del tipo di attività economica svolta;
presa visione del: rapporto dell’Ufficio Studi Unioncamere Toscana –marzo 2011 sulla “Natalità e mortalità delle imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana” nel quale tra l’altro si evidenzia che – relativamente all’andamento delle imprese registrate per regione nell’anno 2010 – su un totale assestato di 417.021 unità aziendali di cui 118.165 di tipo artigiano, nel corso del 2010, 522 unità imprenditoriali dell’ultimo tipo hanno cessato definitivamente la loro attività, evidenziando così un saldo negativo sul totale;
considerato che: nella realtà economica dell’Area metropolitana di Firenze Prato Pistoia, ed in particolare della zona del distretto industriale di Prato, l’imprenditoria straniera ed in particolare cinese risulta rilevante in termini di competitività sui prezzi applicati ai prodotti messi in commercio surclassando quelli messi sul mercato dalle aziende toscane di origine e tradizione;
a fronte di “strategie di mercato” adottate dalle ditte cinesi, si registra anche una nota negativa per l’economia della Città di Prato, come più volte ribadito dal Sindaco di Prato, che batte cassa per esempio sul mancato introito del 97% ca della TIA che le aziende cinesi non hanno inteso come obbligo e che di fatto non hanno versato nel biennio 2008-2009, e da accertamenti relativi a quel periodo, su 381 ditte controllate, 312 non hanno pagato l'addizionale comunale del 2009, pur avendo presentato la dichiarazione, e l'imposta è stata versata solo da 8 aziende;
visto inoltre che: evasioni fiscali di milioni di euro, denunce per vendite non fatturate e mancati versamenti di Iva e Irap, arresti e sequestri di laboratori di vario genere dove non esiste alcun rispetto delle leggi sulla sicurezza, sono eventi dei quali la comunità cinese si rende attrice protagonista quotidianamente, riempiendo le cronache dei giornali;
considerato inoltre che nel corso dell’ultimo anno si sta verificando un progressivo trasferimento di molte aziende cinesi che da Prato hanno iniziato la 'migrazione' delle loro aziende verso il territorio del Circondario Empolese Valdelsa;
preso atto a riguardo dell’Importanza del ruolo assegnato all’Osservatorio Socio Economico del Circondario Empolese Valdelsa, che, gestito dall’ASEV con il contributo della Camera di Commercio di Firenze, svolge un costante esame del macro-settore manifatturiero e degli altri settori produttivi locali mediante l’ascolto continuativo e meditato di un panel stabile di imprese locali, attività che ha consentito di costruire una serie storica riguardante l’evoluzione economica dell’impresa manifatturiera locale, aggiornata tramite la realizzazione di periodici report ;
presa visione del “Rapporto congiunturale artigianato manifatturiero - 2° semestre 2010”, redatto dal sopracitato Osservatorio;
considerato che: tra le finalità dell’Osservatorio rientra l’azione di monitoraggio, dedicata all’analisi semestrale delle dinamiche economiche riguardanti le piccole imprese manifatturiere del Circondario di Empoli, che fa parte, come noto, di un più ampio progetto di costante monitoraggio delle piccole e medie che costituiscono l’ossatura economica di tanta parte del Medio Valdarno e più in generale della Toscana;
l’obiettivo ambizioso dell’Osservatorio è quello di costruire uno strumento d’indagine assai articolato e puntuale sulla piccola e media impresa di questo territorio.
Rilevata la necessità di ottenere dati analitici in merito a questo nuovo fenomeno che si sat evolvendo nella cintura territoriale del Circondario Empolese Valdelsa, al fine di consentire agli enti preposti, alle forze di controllo e d’ordine un riscontro economico puntuale del territorio (il censimento che a breve partirà in tutti i Comuni italiani potrebbe essere occasione da cogliere), per tutto quanto sopra esposto impegnano il Presidente della Provincia di Firenze a costituire un tavolo di coordinamento e confronto sinergico con l’Osservatorio Socio Economico del Circondario Empolese Valdelsa, che possa costituire uno strumento utile a monitorare questo nuovo fenomeno che interessa oggi l’area territoriale specialmente del Comune di Empoli, e dove i dati rilevati dalle varie autorità possano essere incrociati e trasferiti in ultimo passaggio alle forze dell’ordine per il controllo del territorio".

22/09/2011 15.04
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze