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SAHARAWI, PARTE DA FIRENZE LA TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE CITTÀ GEMELLATE
Il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci: “Il referendum per l’audeterminazione Saharawi non è più rimandabile”

Sono più di 150 i Comuni toscani che negli anni hanno stretto patti di gemellaggio o di amicizia con il popolo Saharawi. A questi si aggiungono le Province, la Regione Toscana, molti altri enti e istituzioni, per un totale di ben 283 realtà locali, che dal 22 al 24 settembre si sono riunite per la terza conferenza internazionale delle città Gemellate con i Saharawi. Una tre giorni che si è aperta a Firenze, per poi proseguire a Livorno e a Piombino, per discutere dell’attuale situazione del popolo Saharawi e farsi portavoce, tutti insieme, del loro diritto all’autodeterminazione e alla pace.
Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, sensibile da sempre alla causa Saharawi, ha affermato che “il primo obiettivo di questa conferenza internazionale è porre all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica e della diplomazia il tema della indipendenza e dell’autodeterminazione del popolo Saharawi. Vogliamo, anche attraverso questa conferenza, riproporre con forza il tema non più derogabile del referendum per l’autodeterminazione dei Saharawi”.“Proprio perché si tratta di un atto fondamentale non più rimandabile – aggiunge Barducci - chiediamo con forza che si tenga il referendum affinché il popolo Saharawi abbia nelle proprie mani la possibilità di decidere”.
“Purtroppo – commenta il Presidente della Provincia – temiamo che le resistenze del Marocco siano tante e tali da non consentire lo svolgimento del referendum, a meno di una sottile opera di diplomazia internazionale proprio con le autorità marocchine. Per cui mi auguro che dalla comunità internazionale giunga un cambio di orientamento politico, uno scatto nelle relazioni internazionali, tali da riportare la legalità e finalmente la pace”.
“Gli enti locali possono molto nell’opera di sensibilizzazione e nella costruzione di un tessuto fertile per la pace. La Toscana lo sa bene: a partire dal Comune di Sesto Fiorentino, che per primo nel 1986, con l’allora Sindaco Elio Marini, sottoscrisse un patto di gemellaggio con il popolo Saharawi”.
“Non dimentichiamo che alla causa Saharawi si affiancano, purtroppo, quelle di altri popoli che si stanno battendo in ogni angolo del mondo per la pace e il rispetto dei diritti dell’uomo - ha concluso Barducci - Quelle dell’autodeterminazione e della democrazia sono tematiche trasversali ad ogni schieramento politico e per le quale dobbiamo imparare a far prevalere, più che la ragion di Stato, la ragione dei popoli”.

22/09/2011 16.27
Provincia di Firenze