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"Una situazione delicata": Simoni risponde a Calò. Il capogruppo di Rifondazione: "Non ci è stato dato un solo atto tra quelli richiesti"
Continua ad essere delicata la situazione del Maggio Musicale Fiorentino, che occupa 496 dipendenti fra lavoratori a tempo indeterminato e contratti a termine. Ripetutamente il Consiglio Provinciale si è occupato di questa vertenza.
Il 17 settembre scorso - ha ricordato l'assessore al Lavoro Elisa Simoni, rispondendo a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista - le parti hanno raggiunto un’intesa relativamente ai 37 lavoratori di sala (maschere), il cui contratto è stato prorogato fino al 31 luglio del prossimo anno. Nel merito, si è deciso di togliere un’ora di prestazione forfettaria per un risparmio pari al 20% del costo annuo.
Il 21 settembre i sindacati sono tornati ad incontrarsi col Sovrintendente. Nell’occasione le organizzazioni sindacali hanno illustrato senso e scopo di una lettera inviata ai vertici istituzionali, elencando gli elementi che per i sindacati sarebbero necessari per chiudere positivamente la trattativa raggiungendo l’accordo per il periodo 2012-2014. I sindacati, inoltre, ricordano di non essere a conoscenza del Piano industriale dell’azienda.
Il 29 settembre si tiene il Cda. I sindacati chiedono al vertice aziendale di ritirare la decisione circa la sospensione dell’applicazione del contratto integrativo. L’Unità di crisi della Provincia non è stata coinvolta nella vertenza.
"La Fondazione - commenta il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - non sta esprimendo il massimo della performance e anche il rappresentante della Provincia nel cda sembra una meteora. Nonostante siano state avanzate numerose richieste dalle commissioni consiliari, non ci è ancora stato consegnato un solo atto di quelli richieste. Tuttavia l'impegno paga e intanto il cda ha fatto un passo indietro. Il Sovrintendente Colombo liberi il contratto integrativo aziendale".
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze