'MARTELLI', I LIBRI E LA SPECULAZIONE
L'assessore Simoni risponde in Consiglio a Rifondazione sulla storica libreria di Firenze
Lo scorso 17 settembre la storica 'Libreria Martelli' (ex Marzocco) ha chiuso i battenti, ufficialmente per lavori di ristrutturazione. Sulla vicenda, l'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha risposto in Consiglio a una domanda d'attualità del gruppo di Rifondazione comunista. Effettivamente la proprietà (Gruppo Edison) era disponibile ad investire per ristrutturare i locali ma a condizione che l’affitto degli stessi non divenisse più alto. Questa invece, è stata la decisione dei proprietari dell’immobile.
Il Gruppo Edison allora, ha deciso di chiudere il negozio presso cui sono occupati 18 dipendenti. Sono in corso trattative fra le parti per collocare alcune unità presso la libreria Edison di Piazza della Repubblica. Gli altri lavoratori verranno posti in cassa integrazione straordinaria.
Il Gruppo Edison che non aveva pagato gli ultimi due mesi di affitto, cita come motivo della scelta anche la pedonalizzazione del Duomo e della stessa Via Martelli. Si sarebbe registrato infatti, un sensibile calo delle vendite solo in parte recuperato dalla vendita straordinaria posta in essere dal luglio scorso con sconti crescenti sui volumi.
Altro aspetto non meno rilevante, la possibilità di togliere il vincolo alla destinazione d’uso dei negozi con valenza culturale previsto dalla manovra economica. L’Unità di crisi della Provincia di Firenze non è stata coinvolta nella vertenza.
"La Martelli è di fatto vittima di operazioni specultative - ha commentato il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - Anche la Giunta Renzi si è mossa. Anche la Provincia di Firenze dovrebbe ritenersi impegnata a contrastare la dismissione della libreria, a difendere il posto di lavoro e questo patrimonio che è un grande centro di diffusione culturale".