SCUOLA A FIRENZE, FRANCHI (PDL): "SITUAZIONE SOSTENIBILE NEL RAPPORTO STUDENTI-CLASSI"
"Ritardi e difficoltà sono dovuti alle 'non scelte' degli anni precedenti"
La situazione della scuola della provincia fiorentina, all’avvio dell’anno scolastico 2011/12, riferita al problema della numerosità degli alunni per classe vede "una situazione del tutto sostenibile" secondo la consigliera provinciale del Pdl Erica Franchi. Infatti, una media di 20/21 alunni nel primo ciclo e di 26 studenti per classe nella secondaria superiore, "rappresentano valori in linea con le capienze e con la didattica. Esistono casi sporadici, assolutamente circoscritti, di superamento dei 30 alunni, dovuti prevalentemente ad errori di programmazione o al mantenimento, negli anni precedenti, di classi con numeri assolutamente esigui, non più sostenibili nell’attuale situazione".
Per quanto riguarda la situazione dei docenti, "un plauso va al Governo che, pur in una situazione congiunturale mondiale qual’è l’attuale ha assunto altri 17.000 docenti: nessuna azienda ha fatto tanto in nessun altro settore". Se comunque il numero complessivo delle cattedre è diminuito "va tenuto presente che questo è dovuto quasi esclusivamente al progressivo avvio della riforma della secondaria che, coerentemente con il resto dei sistemi di istruzione europei, ha portato alla riduzione del monte ore annuo per classe".
Certo è che, se la Regione Toscana e le Province "anziché combattere una battaglia di retroguardia opponendosi nel 2009 all’immediato avvio della riforma sul territorio, avessero assecondato le richiestre degli istituti autonomi, oggi la situazione sarebbe stata meno impattante e compensata, in parte, da una più varia distribuzione degli indirizzi".
Per quanto attiene al trasferimento delle risorse, la situazione congiunturale già ricordata, "necessariamente incide sull’entità degli stessi ed è ovvio che se si assumono 17.000 docenti le risorse, già esigue, vengono indirizzate sulla spesa corrente anziché sugli investimenti: si tratta di scelte strategiche, in questo caso mirate al sostegno al lavoro". Diventa perciò necessario che le scuole mettano in campo le risorse di competenze progettuali ed organizzative "volte a favorire un più razionale ed integrato utilizzo delle risorse, anche di quelle esistenti e che il sistema territoriale si avvia anch’esso verso una razionalizzazione ed un’integrazione dell’offerta e delle strutture".
A proposito di strutture, infine, "le situazioni dolenti della scuola toscana e della provincia di Firenze soffrono le conseguenze di scelte o meglio 'non scelte' compiute negli anni precedenti, in particolare per quanto riguarda gli investimenti negli adeguamenti alle normative antisismiche e sulla sicurezza ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria".