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CACCIA. "RICHIAMI VIVI ACQUISITI LEGITTIMAMENTE?"
Marco Cordone (Lega Nord) chiede informazioni alla Provincia di Firenze

La Lega Nord interroga la Provincia di Firenze sul maxi sequestro di 450 volatili (i cosiddetti “richiami vivi”), che, spiega il capogruppo in Palazzo Medici Riccardi Marco Cordone, sarebbero stati legittimamente acquisiti da parte dei cacciatori presso la Provincia. Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Considerato che:
la Guardia Forestale, su disposizione della Procura della Repubblica , in Provincia di Firenze ha compiuto un'operazione denominata “Richiamo” che ha portato al recupero di 450 volatili impiegati dai cacciatori per attirare uccelli migratori da abbattere, tramite l' irresistibile richiamo del canto( i cosiddetti “richiami vivi”);
detti “richiami vivi” sarebbero catturati e distribuiti dalla Provincia;
da notizie di stampa locale, apprendiamo che alcuni cacciatori e Federcaccia hanno presentato ricorsi contro i suddetti sequestri;
Federcaccia, nello specifico, ha definito il provvedimento di sequestro “un fatto grave che colpisce i diretti interessati e la caccia” e ha dato incarico ai propri avvocati di “esaminare il provvedimento, al fine di mettere in atto tutte le azioni necessarie a tutela dei soci e dei cacciatori, dato che i richiami sono quelli acquisiti nel corso degli ultimi due anni dai cacciatori presso la Provincia, la quale aveva gestito le catture quando furono effettuate, in attuazione delle normative vigenti”;
sempre secondo Federcaccia: “I cacciatori che oggi subiscono i sequestri avevano legittimamente acquisito e detenevano i richiami vivi e pertanto è inaccettabile che si siano ritrovati nella condizione di essere indagati”;
lo Scrivente Consigliere Provinciale interroga il Presidente della Provincia e l'Assessore Competente per conoscere:
maggiori dettagli sulla vicenda argomento della presente;
se i cacciatori hanno legittimamente acquisito i cosiddetti “richiami vivi” nel corso degli ultimi due anni presso la Provincia che aveva gestito le catture in attuazione delle normative vigenti e in conseguenza di ciò li detenevano, come mai oggi si ritrovino nella condizione di essere indagati".

03/10/2011 10.16
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze