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INQUINAMENTO, "LIMITI RISPETTATI IN VALDARNO E VALDISIEVE"
L'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli risponde a un'interrogazione di Rifondazione

Allarme smog e polveri sottili nel Valdarno fiorentino e nella Valdisieve. La vecchia rete provinciale di monitoraggio della qualità dell'aria è stata sostituita dalla nuova rete regionale e la Provincia di Firenze non più alcun obbligo di legge a riguardo. Tuttavia, "la Provincia - spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli, rispondendo a un'interrogazione di Rifondazione comunista - ha ritenuto di dovere mantenere in attività alcune stazioni non inserite nella legge regionale, fra le quali quelle di Incisa Valdarno e Pontassieve. La gestione tecnica e la validazione dei dati è stata affidata per esse ad Arpat". Dal rapporto sulla qualità dell'aria del 2010 sulla rete della Provincia, si registra una generale diminuzione degli agenti inquinanti e comunque il rispetto dei limiti. Circa l'inquinante No2 la situazione registrata nella stazione di Incisa Valdarno, pur non essendo stati registrati superamenti, è peggiore rispetto a quella di Pontassieve e nel 2009 ha registrato un valore pari al limite stesso.
Per il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò "di fatto il traffico pesante si è irrobustito. Noi non siamo convinti della lettura dei dati. La zona più critica rimane Incisa Valdarno. Vedo una strategia di basso profilo tenuta dalla Provincia e più in generale non ci convince la strategia del Centrosinistra. Sono peggiorate le situazioni di rilevamento nel Valdarno. Nel Comune di Firenze c'è più attenzione verso il territorio, nella provincia meno. La Provincia di Firenze dovrebbe farsi carico di una cabina di regia contro l'inquinamento acustico e da traffico".

03/10/2011 19.24
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze