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MAGGIO MUSICALE, "LA PROVINCIA CHIARISCA LA SUA POSIZIONE"
Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista): "Atteggiamento silente e defilato. Perché?"

Continua la vertenza dei lavoratori del Maggio Musicale contro le misure di risanamento del deficit decise dal CdA della Fondazione, "tutte fondate - sostengono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - sulla riduzione dei diritti, dei salari, su flessibilità, licenziamenti ed esternalizzazioni". Mercoledì 12 ottobre la Provincia di Firenze unitamente alla Regione Toscana e al Presidente della Fondazione incontrerà i sindacati. "Grave è il comportamento antisindacale assunto dal CdA nei confronti dei lavoratori in sciopero" eRifondazione Comunista "esprime solidarietà ai lavoratori del Maggio e auspica la rimozione e la condanna di tutti i comportamenti che ledono i diritti sindacali e la libertà di sciopero". Anche la Provincia di Firenze "chiarisca la sua posizione nei confronti di questa vertenza assumendo un comportamento chiaro, lineare e coerente. Non si può rimanere per mesi silenti e defilati e assumere una posizione puramente testimoniale". Calò e Verdi hanno presentato sulla questione una domanda d'attualità in Consiglio provinciale. Di seguito il testo.

"Continua la vertenza dei lavoratori del Maggio Musicale contro le misure di risanamento del deficit della Fondazione decise in modo unilaterale dal CdA e consistenti nel congelamento del contratto integrativo, nel taglio degli stipendi dei lavoratori, nella diminuzione degli organici a fronte di una delirante politica di esternalizzazione dei servizi quale misura di contenimento del costo del lavoro.
Un complesso di misure da tempo contestate dalle organizzazioni sindacali perché ritenute ingiuste, inique e sperequanti nonché inefficienti a contrastare la crisi in atto.
Ma a parte la manovra classista fondata sulla riduzione dei diritti, dei salari e su una pericolosa flessibilità nel lavoro e nelle prestazioni ciò che continua ad irritare lavoratori e sindacati è la linea di condotta seguita dalla dirigenza, dal CdA e dal Sindaco di Firenze, sul piano delle relazioni sindacali tutte incentrate su un profilo basso, su una inesistente comunicazione e informazione e soprattutto sulla indisponibilità a trattare.
Sconcertante è il comportamento antisindacale assunto dalla Fondazione durante lo sciopero proclamato da CGIL CISL UIL, che con una decisione grave e illiberale, ha provveduto a sostituire i lavoratori in sciopero con ditte esterne, in barba a quella che è la normativa costituzionale sul diritto al lavoro e allo Statuto dei lavoratori.
Nell' esprinere il nostro disappunto per quanto avvenuto il 6 ottobre durante lo sciopero dei lavoratori del Maggio Musicale ( la Sovrintendente ha rimpiazzato maschere e tecnici della luce con alcune ditte esterne) auspichiamo che tale condotta venga condannata politicamente e portata in giudicato poiché la violazione delle libertà sindacali e del diritto di sciopero non può essere tollerata neanche in quegli enti dove i padroni sono rappresentati da coalizioni di centrosinistra.
In questo contesto di esasperata condotta antisindacale come Rifondazione Comunista pretendiamo che la Provincia di Firenze chiarisca quanto prima, anche il comportamento assunto dal suo rappresentante nel CdA al fine di comprendere la responsabilità che quel livello istituzionale tiene all'interno del consiglio di amministrazione, vera e propria cabina di regia nell'attacco ai diritti del lavoro e delle libertà sindacali.
In attesa non solo che il Prof Primicerio chiarisca la sua posizione ma che, anche la Giunta della Provincia di Firenze, assuma un comportamento chiaro, lineare e coerente nei confronti di questa vertenza e di questa vicenda, uscendo fuori da ogni ambiguità e reticenza, poiché troviamo altrettanto grave l'atteggiamento silente e defilato che è stato assunto in questi mesi proprio dall'Amministrazione Provinciale essendo stata informata dei fatti
Avendo appreso che mercoledì 12 ottobre le organizzazioni sindacali del Maggio Musicale incontreranno il Presidente della Fondazione, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana come gruppo di Rifondazione Comunista chiediamo al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire sull'esito di setto incontro interistituzionale con le organizzazioni sindacali del Maggio Musicale. Altresì chiediamo di sapere le responsabilità che il Prof. Primicerio ha nelle decisioni assunte dal CdA e sugli atti e comportamenti antisindacali assunti dai vertici della Fondazione. Infine chiediamo di sapere qual'è la posizione formale che la Provincia di Firenze ha sull'Ente Fondazione sia per quanto riguarda il risanamento del deficit sia per quanto riguarda il suo futuro che auspichiamo sia reso pubblico attraverso un piano industriale e un programma fondato sulla valorizzazione delle professionalità e non sulla loro mortificazione, licenziamento e/o esternalizzazione".

10/10/2011 10.27
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze