EX ISI, "E SE EASY GREEN NON PARTECIPA ALL'ASTA?"
Andrea Calò (Rifondazione comunista): "Basta col tenere i lavoratori sulla graticola"
Scade il termine per l’asta fallimentare della Ex Isi. Procede lentamente l’ingresso di Easy Green nella proprietà. Si prefigura, avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "la possibilità che l’asta vada deserta tenendo ancora sulla graticola i lavoratori che sono esasperati da mesi di incertezze precarietà". Rifondazione Comunista "richiede che venga riferito in Consiglio Provinciale sull’incontro con Confindustria e quali scenari potrebbero prefigurarsi nel caso in cui Easy Green decidesse di non partecipare all'asta".
"Scade oggi 10 ottobre il termine per presentarsi alla prima asta fallimentare relativa alla vendita del capannone di via Meucci e dei macchinari per la produzione di pannelli fotovoltaici contenuti all'interno della fabbrica.
Il rischio che l'asta vada deserta e tutt’altro che un'ipotesi fantasiosa infatti in questo caso ci sarebbe ancora il tempo per una seconda convocazione, con un ulteriore possibile deprezzamento . Si prefigura, come da noi già sostenuto, una sorta di “ricatto” ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali: accettare la riassunzione solo di una parte dei lavoratori per evitare il rischio della non partecipazione di Easy Green all'asta e quindi il rischio di un azzeramento del percorso fino ad oggi compiuto e l'apertura di scenari inquietanti riguardo all'acquisizione dello stabilimento e di operazioni speculative che sarebbero fatale per la reintroduzione dell’azienda nel mercato.
Se al termine della giornata, o domani, si saprà se Easy Green avrà trovato le coperture economiche necessarie, dimostrerà di avere veramente interesse al rilancio e al futuro dell’azienda, attuando quella responsabilità sociale che da Rifondazione Comunista , Sindacati e Istituzioni è stata più volte invocata.
Se invece deciderà di entrare in scena dalla `seconda chiama' deprezzando l’asta e cercando di risparmiare fino a quasi due milioni di euro, ma tenendo sulla graticola ancora i lavoratori che sono esasperati da mesi di incertezze precarietà dimostrerà il volto speculativo e inaffidabile che tutti noi temiamo.
Gli scriventi Consiglieri provinciali , più volte intervenuti sulla vertenza infinita ex Zanussi Elettrolux, ex Isi ora Easy Green, nel ribadire il massimo del sostegno alle posizioni espresse da sindacati e Rsu e nel richiedere alle amministrazioni locali tutte (Comune di Scandicci, Provincia di Firenze, Regione Toscana) il massimo impegno nella vicenda, vigilando che non si compiano speculazioni o inaccettabili comportamenti di basso profilo sociale da parte della società, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire sull’esito dell’incontro tra la società Easy Green, Confindustria e i sindacati per concludere la trattativa sull’accordo sindacale. Se in merito alle condizioni poste dalla stessa Easy Green come fattori condizionanti preliminari per la partecipazione all'asta, cioè la concessione degli ammortizzatori sociali, e una linea di credito con le banche siano stati garantiti al fine di partecipare all’asta.
Chiediamo inoltre un giudizio sugli scenari che potrebbero prefigurarsi nel caso in cui Easy Green decidesse di non partecipare all'asta.