'LAIKA' DI SAN CASCIANO. IL PD: "CI VUOLE UNA SOLUZIONE POSITIVA E RAPIDA"
I consiglieri della Provincia: "Assolutamente necessari la costruzione dello stabilimento a Ponterotto e il trasferimento dei beni archeologici"
Nuovo stabilimento Laika di San Casciano. I consiglieri provinciali del Pd Remo Bombardieri, Stefano Fusi, Franco Pestelli e Stefano Prosperi hanno presentato una mozione per esprimere "pieno apprezzamento e sostegno al Sindaco, alla Giunta ed all'Amministrazione Comunale di San Casciano Val di Pesa per le decisioni politiche ed amministrative adottate che coniugano la salvaguardia e valorizzazione del territorio con le reali esigenze dello sviluppo economico e la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie". Si intende inoltre impegnare la Giunta Provinciale "ad adottare nell'ambito delle proprie competenze, tutte le iniziative necessarie a giungere ad una soluzione positiva e veloce della situazione". La società Laika, azienda tedesca leader nel settore della camperistica, è una realtà industriale solida ed importante nata oltre 47 anni fa e cresciuta all'interno del sistema economico e sociale della Val di Pesa. Oggi è un'azienda in espansione, in un settore che presenta invece forti difficoltà. "Strategica" la scelta di Laika di "mantenere la produzione nel nostro territorio, per tutte le valenze di carattere sociale, economico ed anche politico che essa rappresenta". Secondo i consiglieri Pd la costruzione del nuovo stabilimento Laika in località Ponterotto, nel comune di San Casciano Val di Pesa, "è assolutamente necessaria al fine di dare all’azienda una prospettiva di sviluppo e crescita produttiva", e conseguentemente garanzie per il posto di lavoro di circa 250 lavoratori e per tutto l’indotto, continuando ad avvalersi di maestranze competenti e specializzate, che dispongono di un know-how di eccellenza che "è un patrimonio delle nostre comunità". Necessario, pertanto, che "sia rispettato ed attuato velocemente l’accordo sottoscritto fra il Ministero dei Beni Culturali, il Comune di San Casciano e l'azienda, per il trasferimento in altra sede dei beni archeologici rinvenuti nell'area di cantiere". La mozione del Pd è suscitata anche dalla notizia della richiesta avanzata da alcune forze politiche ed associazioni alla Regione Toscana, di bloccare i contributi previsti per il nuovo stabilimento e per lo spostamento dei reperti archeologici, come anche dalla discussione svoltasi sull’argomento, anche di recente, nel consiglio comunale di S. Casciano e dalle posizioni assunte sulla questione dalle forze sociali ed economiche.