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UNICOOP DI SESTO E SCANDICCI, DIMISSIONI DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA
Calò e Verdi (Rifondazione): "Non vengono rispettate le norme. Troppi pericoli. Agiscano gli Enti pubblici"

Si dimettono i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori (Rls) dei magazzini Unicoop di Sesto Fiorentino e Scandicci "poiché nei magazzini non vengono rispettate le norme sulla sicurezza - attaccano i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Nonostante che un lavoratore Unicoop sia morto sul lavoro, nei magazzini continuano ad esserci troppi pericoli e l’azienda non investe in sicurezza. Basta giocare sulla pelle dei lavoratori". "Irresponsabile e illegittimo" sarebbe il profilo gestionale portato avanti da Unicoop. Rifondazione Comunista chiede che "tutte le inosservanze legislative in materia di prevenzione e sicurezza devono essere rimosse, la Provincia di Firenze unitamente agli altri enti e/o istituzioni deve intervenire per contrastare le stragi sul lavoro". Unicoop e le associazioni datoriali e imprenditoriali "devono essere richiamate ad attivare un maggiore impegno sulla prevenzione e salute, una gestione improntata sulla responsabilità sociale e sul rispetto delle leggi. La cultura della prevenzione va praticata ogni giorno".

"Si dimettono i rappresentanti per La Sicurezza dei lavoratori (Rls) dei magazzini Unicoop di Sesto Fiorentino e Scandicci poiché nei magazzini “…non vengono rispettate le norme sulla sicurezza…troppi i rischi per chi lavora in quei magazzini Unicoop Firenze…”.
Lunga è la sequela delle inosservanze attribuite al datore di lavoro "…mancanza di una procedura scritta per il corretto svolgimento dell'attività lavorativa'.. vie di fuga insufficienti… pavimento non adatto alle caratteristiche dei mezzi in circolazione e dei prodotti stoccati… necessità di maggiori investimenti sulla sicurezza…”.
Fatti gravi e rilevanti a carico di una impresa che non brilla sull’osservanza delle leggi in materia di prevenzione e tutela della salute, tornata alla ribalta per il tragico incidente sul lavoro accaduto lo scorso 21 luglio che è costato la vita a un lavoratore della cooperativa, Claudio Pierini.
Anche in occasione di quella drammatica vicenda, sulla quale è in corso un'indagine della magistratura fiorentina, Rifondazione Comunista evidenziò come la strage dei lavoratori, il quotidiano stillicidio di morti, infortuni e malattie professionali invalidanti spesso sono dovuti alla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro e ad una cultura della prevenzione che viene praticata solo da poche imprese poiché costa e non fa profitto. La vicenda delle morti sul lavoro, veri e propri omicidi consumati sulla pelle di chi lavora, non può essere derubricata a semplice fatalità né tanto meno attribuita ad un destino cinico e baro ma è la chiara conseguenza di chi omette l’osservanza di leggi, dispositivi e normative.
Le dimissioni dei delegati alla sicurezza dei magazzini Unicoop confermano quanto da tempo avevano denunciato i lavoratori di una permanente situazione di pericolo all’interno delle infrastrutture attribuibile alle inosservanze legislative in materia di prevenzione e sicurezza.
Evidenziamo inoltre che sulla situazione di perenne illegalità all’interno dei magazzini Unicoop recentemente è intervenuto anche il legale della famiglia di Pierini che rivela come “…già prima dell'incidente avesse presentato, per conto di una quindicina di lavoratori, un esposto in procura sulla carenza di sicurezza nei magazzini…”. Oggi come ieri si continua a calpestare e a radicalmente capovolgere il valore del lavoro e la vita stessa.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno delle leggi in materia di prevenzione e tutela della salute dei lavoratori,
nell’evidenziare che ci troviamo di fronte ad un fenomeno spaventoso quello delle stragi sul lavoro e del continuo ripetersi di episodi infortunistici che non accenna ad attenuarsi e che è riconducibile alla continua manomissione e non rispetto dei dispositivi di legge previsti sulla prevenzione da parte delle imprese,
a fronte delle dimissioni di Rappresentanti della Sicurezza dei Lavoratori magazzini Unicoop di Firenze stabilimenti di Sesto Fiorentino e Scandicci, responsabili di violazioni in materia di prevenzione
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo ai magazzini Unicoop ed oggetto di denuncia sindacale.
Altresì chiediamo di sapere se quanto descritto dagli RLS all’interno dei magazzini corrisponde a vero, i motivi per i quali l’impresa Unicoop continua ad agire indisturbata sulle inosservanze ai dispositivi previsti dal Testo Unico per la sicurezza del lavoro (Dlgs 81/2008) e quali controlli sono stati effettuati dagli organi competenti per il rispetto di protocolli e leggi e quali azioni e/o sanzioni sono state rilasciate a carico di detta impresa.
Chiediamo inoltre di sapere, a fronte di rischi e pericoli per la vita e l’incolumità dei lavoratori così come descritti, cosa le Amministrazioni Locali a partire dalla Provincia di Firenze intendano fare per rimuovere tutte le situazioni di pericolo e se vi farete promotrici verso Unicoop e le associazioni datoriali di un confronto, al fine di pretendere da esse il massimo della responsabilità sociale su un tema delicato come questo.
Infine chiediamo di sapere qual è il lavoro svolto fino ad oggi dall’Amministrazione Provinciale sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e gli interventi concretamente attivati con le altre Amministrazioni Locali, ASL, Ispettorati del Lavoro e Magistratura per contrastare le inosservanze sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro".

17/10/2011 11.30
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze