LAIKA, LE DECISIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
Approvata la mozione del Pd. Respinto il documento di Rifondazione. Il Pdl ritira l'emendamento e si astiene (votando no su un punto: il pieno apprezzamento alla Giunta piuttosto che al Consiglio comunale di San Casciano)
Nuovo stabilimento Laika di San Casciano. Il Consiglio provinciale ha approvato la mozione presentata dai consiglieri provinciali del Pd Remo Bombardieri, Stefano Fusi, Franco Pestelli e Stefano Prosperi per esprimere "pieno apprezzamento e sostegno al Sindaco, alla Giunta ed all'Amministrazione Comunale di San Casciano Val di Pesa per le decisioni politiche ed amministrative adottate che coniugano la salvaguardia e valorizzazione del territorio con le reali esigenze dello sviluppo economico e la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie".
Il Pdl ha chiesto di votare per punti il documento e mentre ha votato no alla formulazione del Pd sull' "apprezzamento", si è astenuto sull'intero documento. Viceversa, Rifondazione comunista, che aveva presentato un emendamento respinto dal Pd (e dall'aula al momento della sua votazione come documento autonomo), e Idv sono usciti dall'aula al momento del voto. A favore del documento ha invece votato Riccardo Lazzerini di Sel. Un altro emendamento proposto dal Pdl è stato ritirato dai proponenti. Con la mozione approvata, e illustrata dal dal consigliere Pd Stefano Fusi, si impegna la Giunta Provinciale "ad adottare nell'ambito delle proprie competenze, tutte le iniziative necessarie a giungere ad una soluzione positiva e veloce della situazione". La società Laika, azienda tedesca leader nel settore della camperistica, è una realtà industriale solida ed importante nata oltre 47 anni fa e cresciuta all'interno del sistema economico e sociale della Val di Pesa. Oggi è un'azienda in espansione, in un settore che presenta invece forti difficoltà. "Strategica", sulla base del documento, la scelta di Laika di "mantenere la produzione nel nostro territorio, per tutte le valenze di carattere sociale, economico ed anche politico che essa rappresenta". Secondo il documento approvato dal Consiglio la costruzione del nuovo stabilimento Laika in località Ponterotto, nel comune di San Casciano Val di Pesa, "è assolutamente necessaria al fine di dare all’azienda una prospettiva di sviluppo e crescita produttiva", e conseguentemente garanzie per il posto di lavoro di circa 250 lavoratori e per tutto l’indotto, continuando ad avvalersi di maestranze competenti e specializzate, che dispongono di un know-how di eccellenza che "è un patrimonio delle nostre comunità". Necessario, pertanto, che "sia rispettato ed attuato velocemente l’accordo sottoscritto fra il Ministero dei Beni Culturali, il Comune di San Casciano e l'azienda, per il trasferimento in altra sede dei beni archeologici rinvenuti nell'area di cantiere". La mozione del Pd era stata suscitata anche dalla notizia della richiesta avanzata da alcune forze politiche ed associazioni alla Regione Toscana, di bloccare i contributi previsti per il nuovo stabilimento e per lo spostamento dei reperti archeologici, come anche dalla discussione svoltasi sull’argomento, anche di recente, nel consiglio comunale di San Casciano e dalle posizioni assunte sulla questione dalle forze sociali ed economiche.
Nel suo emendamento, illustrato dal consigliere Andrea Calò, Rifondazione evidenziava, per parte sua, che "una soluzione positiva alle richieste di ristrutturazione aziendale sia opportuna e necessaria (anche perché poste come condizioni sine qua non al mantenimento del sito produttivo e dei posti di lavoro nel territorio) ma che allo stesso tempo tale soluzione non possa e non debba prescindere dalla tutela del paesaggio dell'ambiente e dei beni culturali". Si intendeva poi impegnare la Giunta provinciale ad "adottare nell'ambito delle proprie competenze, tutte le iniziative necessarie a giungere ad una soluzione positiva e veloce della situazione e a vigilare affinché situazioni di crisi occupazionale non vengano utilizzate per imporre soluzioni urbanistiche che contraddicano gli indirizzi della legge regionale 1/2005 che recita testualmente: '... nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti".
Nell'emendamento illustrato da Piergiuseppe Massai (Pdl) si sottolineava il "pieno apprezzamento e sostegno alla posizione del Consiglio comunale di San Casciano Val di Pesa che ha respinto il tentativo di alcune forze politiche di bloccare il trasferimento dello stabilimento Laika, attraverso il blocco dei contributi previsti per il nuovo stabilimento ed il trasferimento dei reperti archeologici".