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NUOVO PONTE VARIANTE SR 69, "LA PROVINCIA E' INTERESSATA?"
I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi presentano una domanda d'attualità

Realizzazione del nuovo ponte della variante alla Sr 69 da Levane a San Giovanni e del nuovo raccordo al casello Valdarno della A1 che "dovrebbe decongestionare il traffico pesante negli abitati di Incisa e Figline Valdarno". I consiglieri provinciale Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato sull'argomento la seguente domanda d'attualità.

"In costruzione il nuovo ponte collegato alla realizzazione della variante alla Sr 69 da Levane a San Giovanni e del nuovo raccordo al casello Valdarno della Al. Tra sabato e domenica è cambiato il paesaggio nei pressi del tratto autostradale che collega le uscite di Valdarno ed Arezzo sulla Al. Sopra la carreggiata, con un delicato intervento, di quasi quattro ore, sono state poste le due travi che sorreggeranno il nuovo ponte sull'Arno, struttura che oltre al fiume attraverserà anche l'Autostrada del Sole.
Dalle dichiarazioni dell' Assessore Regionale alle infrastrutture alla stampa apprendiamo
"...I lavori di sabato notte sono un passo fondamentale nella realizzazione della variante alla strada regionale 69. Il nuovo ponte sull'Arno è parte integrante di un'opera fondamentale per lo sviluppo del valdarno, per i cittadini e per le imprese che vi operano. Grazie alla Variante in riva destra dell'Arno da Levane al casello di Incisa una fetta importante di traffico, anche pesante, verrà deviata fuori dai centri abitati di Incisa, Figline, San Giovanni e Montevarchi, con evidenti benefici per la vivibiltà dell'area e per la salute dei cittadini...".

Il ponte, progettato dal gruppo Carlos Fernandez Casado di Madrid con l'assistenza dalla Net Engineering di Padova, si svilupperà per una lunghezza complessiva di 495 metri, superando l'Arno con due campate (rispettivamente di 110 e 73 metri) e scavalcando l'Al con un ad unica campata di 48 metri. Comprenderà marciapiedi pedonali, pista ciclabile, due corsie di marcia di 3,75 metri e due banchine laterali larghe 1,5 metri.
Rifondazione Comunista ritiene che su un’opera di grande impatto ambientale dal costo complessivo di 94 milioni e mezzo di euro (58 dei quali per il tratto aretino e 36,6 per quello fiorentino) e finanziato attraverso fondi regionali ed europei (Fas Cipe) oltre che al contributo degli enti, locali tra cui la Provincia di Firenze, debba avere la massima trasparenza sugli atti di tipo contabile, amministrativo che di impatto ambientale.
Gli scriventi consiglieri di Rifondazione Comunista
nel ritenere che la viabilità e la mobilita del Valdarno fiorentino debba essere qualificata e potenziata anche nelle infrastrutture,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di specificare se l’Amministrazione provinciale è interessata dall’opera in corso, quale sia l'impegno economico effettivo previsto per la realizzazione del ponte e dell'opera infrastrutturale del nuovo raccordo al casello Valdarno della Al , con quali tempi è prevista la sua realizzazione, se sono stati fatti studi di sostenibilità ambientale sia per quanto riguarda l'inserimento dell'imponente struttura sull'ambiente circostante dal punto di vista geologico e paesaggistico e se sono altresì stati realizzati studi sulla proiezione del traffico per migliorare l'accessibilità e fluidificare il traffico stesso, anche di tipo pesante, che interessa gli abitati di Incisa e Figline Valdarno".

18/10/2011 13.03
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze