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UNAWAY, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
L'assessore provinciale al Lavoro Simoni illustra le prospettive per i dipendenti rispondendo a due interrogazioni

Catena Una spa. L’accordo siglato il 29 marzo tra le parti ha permesso di garantire la cassa integrazione straordinaria in deroga a tutti i lavoratori dell’hotel che ha chiuso il 31 marzo. L’accordo è stato siglato alla presenza dell'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni che ha risposto in Consiglio a due distinte interrogazioni di Rifondazione comunista e della Lega Nord.
La Provincia si è adoperata perché accanto all’accordo sulla cassa integrazione vi fosse anche un verbale col quale Società Autostrade s’impegna a prevedere nel bando per la nuova assegnazione della struttura una clausola a tutela degli attuali occupati, come previsto dal contratto nazionale del turismo.
Grazie a un lavoro di concerto anche con la Regione Toscana è stato possibile garantire la cassa e grazie alla disponibilità delle parti in causa assicurare una prospettiva, ovviamente ai lavoratori.
Il 30 settembre scadranno i termini formali per la presentazione di offerte vincolanti per la struttura in oggetto, cui stanno partecipando varie catene alberghiere. Inizierà il percorso di valutazione "e attenderemo di essere contattati per aggiornamenti". Nel frattempo la Provincia ha monitorato - e continua a farlo costantemente - la situazione.
"Esprimiamo soddisfazione - ha commentato il consigliere provinciale di Rifondazione Andrea Calò - per il raggiungimento di un accordo sindacale su una vicenda molto controversa. Avevamo chiesto il massimo senso di responsabilità sociale da parte dell’impresa e che si trovassero comunque strumenti che potessero tutelare i lavoratori sul versante del lavoro e del salario. Il fatto stesso che si è raggiunto un accordo sulla cassa integrazione in deroga dà un primo segnale in questo senso. Il 30 settembre scade la presentazione per il rilevamento dell’azienda. Noi su questo piano chiediamo all’Amministrazione Provinciale, unitamente agli altri Comuni, di mantenere in piedi un coordinamento che possa sostenere i lavoratori in questa fase di forte precarietà e possa comunque far trovare ad essi l’occupazione".
"Insoddisfatto" della risposta il consigliere Marco Cordone della Lega.

20/10/2011 17.51
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze