TEATRO DELLA PERGOLA, UN POLO CULTURALE PRESIEDE AL RILANCIO
L'assessore Simoni risponde a due interrogazioni dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista
Teatro della Pergola. L'assessore al Lavoro Elisa Simoni ha risposto in Consiglio provinciale a due interrogazioni di Rifondazione comunista sul tema. La firma del protocollo d'intesa tra Mibac e Comune di Firenze del 13 gennaio 2011, confermando il trasferimento dell'immobile all'amministrazione comunale, ha inserito nei piani di valorizzazione la realizzazione del Polo Teatrale con lo storno dei fondi già in disponibilità per il Centro di Arte contemporanea di Firenze a favore del Polo Teatrale.
Ai primi di settembre è nata la fondazione Teatro della Pergola; ne sono soci il Comune e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che gestirà il polo teatrale fiorentino. Il consiglio di amministrazione, che si è riunito per la prima volta nei giorni scorsi in Palazzo Vecchio, è presieduto dal sindaco Matteo Renzi ed è formato da cinque membri nominati dai due soci: per il Comune, oltre al sindaco, sono Ugo Caffaz e Stefania Ippoliti; per l’Ente Cassa sono il suo presidente Michele Gremigni e Franco Lucchesi, membro del Cda. Marco Giorgetti è stato nominato Direttore Generale.
Dall'improvvisa soppressione dell'Ente Teatrale Italiano con il Decreto Legge n.78 del 31 maggio 2010 è partito l'intervento del Comune di Firenze che ha verificato la possibilità di acquisire la proprietà dell'immobile per consentire il proseguimento dell'attività della Pergola con il sostegno imprescindibile dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Sono questi passaggi fondamentali, "attraverso i quali si può dare prospettiva ai lavoratori della Pergola".
"Prendiamo che dal Teatro della Pergola nasce una nuova Fondazione - ha replicato per Rifondazione Andrea Calò - e che vi partecipa un Ente pubblico: è un dato importante. I lavoratori chiedevano non solo la salvaguardia del posto di lavoro, ma la creazione di un polo che rilanciando l’offerta culturale rinternalizzasse tutti i lavoratori. Noi non possiamo che guardare favorevolmente a questo percorso attendendone esiti positivi sul fronte occupazionale".