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CANTIERI TAV FIRENZE, "TERRE DI SCAVO SU CAMION INVECE CHE SUI TRENI"
Calò (Rifondazione comunista) chiede alla Provincia un intervento per "ripristinare la legalità"

Lavori per l’Alta Velocità fiorentina. "Le terre di scavo degli ex Macelli - avverte il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò - sono trasportate su camion anziché su treni. E' l'ennesimo mancato rispetto degli accordi sottoscritti". Rifondazione Comunista, con i consiglieri provinciali Calò e Lorenzo Verdi, chiede un rapido intervento dell’Amministrazione Provinciale "affinché intervenga per ripristinare la legalità, per tutelare i diritti dei cittadini e per la salvaguardia ambientale". Presentata a riguardo una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Nuove e preoccupanti segnalazioni da parte dei cittadini riguardo a irregolarità e mancato rispetto degli accordi sottoscritti nella realizzazione dei lavori della linea ad Alta Velocità a Firenze.
Stando alla testimonianza inviata all’associazione Idra da parte di un cittadino, residente in un’abitazione che si affaccia sulla stazione ferroviaria di Rifredi, i materiali di scavo provenienti dall’area degli ex Macelli (prodotti dai lavori di costruzione della stazione Foster) viaggiano sì lungo l’asse ferroviario attrezzato (costruito proprio per il transito delle terre) ma non utilizzando i binari (e quindi su treno) bensì su camion che quotidianamente fanno la spola tra i due siti.
Eppure, come giustamente sottolineato dal cittadino in questione, nonostante che quando venne realizzato il corridoio ferroviario tra Rifredi e la zona di scavo degli ex Macelli, fosse stato garantito che la maggior parte del trasporto dei materiali sarebbe avvenuto su ferro ed eccezionalmente su gomma, appare inaccettabile e irrispettoso degli accordi il fatto che ad oggi non sia stato visto transitare un solo carro ferroviario a fronte di un consistente transito di camion.
Vale la pena ricordare che l’accordo procedimentale sottoscritto nella Conferenza dei Servizi il 3 marzo 1999 da FF.SS., Treno Alta Velocità – TAV Spa, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze art 8 conteneva e predisponeva quanto di seguito riportato: “…la movimentazione dei materiali da e per il cantiere della stazione AV avverrà tramite l’uso di corridoio attrezzato con binario ferroviario, da realizzare in affiancamento a quelli oggi esistenti, che collegherà i cantieri della stazione AV in zona ex Macelli e pozzo Corsica con la stazione di Rifredi…il tracciato di tale binario è composto di tre parti: tratto Circondaria-Corsica, Tratto Corsica-Via del Terzolle, Tratto Via del Terrzolle-Via Vasco De Gama (Stazione di Rifredi)…”
Ad aggravare ulteriormente il quadro si aggiunge il fatto che nonostante fosse stato garantito che per il trasporto della enorme quantità di terra di escavazione sarebbero stati utilizzati veicoli (carri ferroviari o camion) coperti da teloni onde evitare dispersione di materiali e polveri varie, nei fattii vengono sistematicamente utilizzati camion scoperti.
Tali segnalazioni costituiscono solo l’ultima dimostrazione delle enormi problematicità e dei numerosi disagi che i cittadini residenti si trovano quotidianamente a dover affrontare nelle zone interessate dai cantieri in merito a rumori, polveri, traffico pesante, sporco sulle strade, impedimenti alla circolazione. E ciò allarma ancor di più se si considera che ancora i lavori veri e propri non sono cominciati.
Ma le segnalazioni fanno anche emergere a nostro avviso in modo evidente la totale, colpevole, assenza di ruolo da parte delle istituzioni Pubbliche e dell’Osservatorio Ambientale che lasciano di fatto agli esecutori dell’opera mano libera nella esecuzione dei lavori abdicando il loro ruolo di controllo e di tutela della risorsa ambientale e dei diritti dei cittadini".
Rimarcando il fatto che da tempo il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista ha espresso la propria contrarietà rispetto alla nuova stazione sotterranea sollevando criticità e dubbi sul metodo con il quale si è arrivati alla decisione di realizzare tale opera senza per altro prevedere la realizzazione della Valutazione d’impatto Ambientale (VIA) su un progetto che rischia di avere pesantissime ricadute sul territorio e sulla vita dei cittadini, gli scriventi consiglieri provinciali chiedono al Presidente della Provincia di Firenze all’Assessore competente:
di riferire riguardo alla situazione della movimentazione delle terre nel cantiere dell’area ex Macelli e nello specifico il numero di camion che quotidianamente sono impegnati nei lavori di trasferimento delle terre di scavo;
se siano stati effettuati controlli sulla realizzazione dei lavori e un monitoraggio sugli effetti derivanti dal traffico pesante che interessa l’area in oggetto;
quali misure si intendano adottare per esigere il rispetto degli accordi sottoscritti (e disattesi) riguardo all’utilizzo dei treni per lo spostamento delle terre;
se si ritenga che l’azione svolta fino ad oggi dall’Osservatorio Ambientale abbia garantito i diritti dei cittadini e il rispetto delle normative in tema di salvaguardia ambientale nella esecuzione dei lavori".

24/10/2011 09.16
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze