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FIRENZE, MOBILITA' ALLA CONFESERCENTI. RIFONDAZIONE ATTACCA
"Modi arroganti e irresponsabili. Rifiutata perfino l'attivazione della Cassa integrazione"

35 lavoratori di Confesercenti di Firenze posti in mobilità. "In modo arrogante e irresponsabile la proprietà - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - rifiutano l’attivazione della cassa integrazione. Una decisione grave che attacca il lavoro e l’occupazione". Rifondazione Comunista esprime solidarietà e chiede alla Provincia di Firenze di "intervenire presso Confesercenti al fine di contrastare una politica anti-sociale sul lavoro, stabilendo una cabina di regia con il Comune di Firenze a sostegno della vertenza". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"A Firenze la Confesercenti, che è una delle organizzazioni fra le più rappresentative del Commercio, del Turismo e dei Servizi, ha aperto una procedura di mobilità a carico dei 35 lavoratori che vi operano. Una scelta grave e dalle pesanti ricadute sociali in un contesto in cui permane una pesante crisi economica.
Crea stupore e rabbia la modalità con la quale Confesercenti ha preso questa decisione e soprattutto non appaiono chiari i motivi per i quali si è arrivati direttamente alla mobilità.
E’ ancora da appurare se c’è una crisi di liquidità di mercato o di management poiché questa associazione si occupa principalmente di servivi e adempimenti per lo sviluppo di imprese proprie soci, di compilazione delle dichiarazioni dei redditi, di dichiarazione Iva e tenuta della contabilità, tenuta dei libri paga fino ad arrivare ai servizi di patronato, assistenza e consulenza, in materia pensionistica, sanitaria, assicurativa, legale ecc. Servizi che hanno un ritorno economico non indifferente.
A fronte di questo attacco all’occupazione e al lavoro c’è stata una
reazione immediata della Filcams CGIL e Fisascat Cisl che hanno ritenuto opportuno respingere i provvedimenti di mobilità e aprire una estenuante trattativa per l’attivazione della cassa integrazione che a tutt’oggi risulta essere stata respinta dalla parte datoriale. Un atteggiamento arrogante e miope vista anche la situazione dei bilanci. Per questo motivo è stata convocata una assemblea di tutti i lavoratori per il 3 novembre prossimo a contrasto delle misure adottate da Conferesercenti.
Rifondazione Comunista ritiene inammissibile che dai media si dia ampio spazio e attenzione quando si tratta di raccontare vicende relative agli spacchettamenti azionari, alle quote societarie , ai vari “giri di valzer” delle poltrone delle Presidenze dei Consigli di Amministrazione o di Giunta delle società e/o organizzazioni imprenditoriali e poco spazio che riguardano ad esempio i i 35 lavoratori in mobilità che nel caso della Confesercenti di Firenze rischiano di perdere il posto di lavoro.
Cosa hanno da dichiarare i tredici membri che compongono la Giunta della Confesercenti Provinciale di Firenze a fronte di questa decisione di basso profilo imprenditoriale?
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai 35 lavoratori di Confesercenti di Firenze messi in mobilità, nel ribadire il proprio impegno politico istituzionale a sostegno della vertenza che Filcams CGIL e Fisascat Cisl intenderanno attuare per salvaguardare lavoro e occupazione, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vicenda dei 35 lavoratori di Confesercenti di Firenze.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale è stata investita per quanto di sua competenza dalla vertenza in atto, che ha al centro il tema della salvaguardia dell’occupazione e della tutela del lavoro.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente al Comune intende avviare iniziative atte a richiedere un profilo di maggiore responsabilità sociale a Confesercenti".

27/10/2011 13.06
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze