APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE ATO 6
Fatto il punto su piano di gestione dei rifiuti e gli impianti
(9 marzo 2004) – Il Consiglio Provinciale ha approvato con 20 sì e 12 no (La Casa delle Libertà e Rifondazione Comunista) il Piano Industriale dell’Ato 6 al Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti, con un ordine del giorno dei consiglieri Costantino e Lepri (Ds) sulla discarica “Le Borra” che interessa il Valdarno fiorentino, Valdisieve e Valdarno aretino. Il Consiglio impegna la Giunta al rispetto degli accordi con la Provincia di Arezzo sull’utilizzo della discarica, posta nel comune di Terranuova Bracciolini, per i flussi provenienti dall’Ato 6 fino al 2007. Targetti ha contestato il fatto che non c’è conformità fra il piano industriale e quello di gestione dei rifiuti. “L’obiettivo della riduzione del 6%, contenuto all’interno del piano, non è stato rispettato. Come Rifondazione Comunista – ha detto Targetti – la cosa non ci meraviglia. Nel piano mancano azioni ed indicazioni precise per una realistica riduzione dei rifiuti ed un incremento della raccolta differenziata. Nel piano sono previsti, inoltre, 153 milioni di euro su un totale di circa 400 per il trattamento termico dei rifiuti. E questa è una scelta strategica che contraddice le priorità del decreto Ronchi”. Bertini (FI) ha contestato i tempi del piano: “Nel dicembre 2003 dovevano iniziare i lavori per gli impianti di termovalorizzazione ma ancora non sono stati individuati i siti. La valutazione d’impatto sanitario – ha contestato Bertini – arriverà il 21 giugno, guarda caso una settimana dopo le elezioni: questa maggioranza ha il terrore di affrontare l’ira dei cittadini. Inoltre, per la progettazione preliminare occorreranno 8 mesi, la progettazione definitiva porta via un anno, dopo c’è la fase realizzativa. Se sommiamo i tempi, e siamo buoni, arriviamo al 2009-2010”. Per Romei (Ds), il piano industriale è conforme al piano dei rifiuti. “L’obiettivo del 35% della raccolta differenziata è stato raggiunto. Il piano ha come obiettivo la riduzione del conferimento nelle discariche. Occorre – ha spiegato Romei – coinvolgere maggiormente i cittadini e favorire un diverso comportamento per arrivare ad una riduzione dei rifiuti”. Per Vignoli (Ppi-Margherita) occorre trovare una soluzione: “Se c’è la necessità di un termovalorizzatore a Sesto Fiorentino o in un comune della Piana occorre farlo. Facciamo tutte le indagini necessarie – ha detto Vignoli – e poi iniziamo ad impegnarci”. E sul tema del termovalorizzatore è intervenuto anche Massai (An): “Attendiamo i dati della valutazione d’impatto sanitario – ha detto Massai – ma, accanto a questi parametri, avremo anche quelli politici che porteranno al risultato di Osmannoro 2000 e non Case Passerini come sito per il nuovo impianto”. Infine l’assessore all’ambiente Riccardo Gori: “Nel corso degli anni siamo passati da una raccolta differenziata provinciale del 7% fino al 35%, livello fissato dalla legge Ronchi, è realistico ipotizzare quota 45%, a regime, attorno al 2008. Sul piano industriale – ha detto Gori – gli impianti di compostaggio di qualità e quelli di selezione e compostaggio sono, sostanzialmente, già tutti predisposti. Impianto di Ponte Rotto a San Casciano, già in funzione, impianto di Faltona che sta marciando verso la progettazione e l’avvio dei lavori. L’impianto dei Pratoni a Scandicci potrebbe essere accantonato visti gli impianti di selezione e compostaggio esistenti. Nel piano industriale è previsto la riqualificazione e la risistemazione dell’impianto di selezione e compostaggio di Case Passerini e la predisposizione della linea di selezione e compostaggio delle Sibille nel comune di San Casciano. Infine due impianti termovalorizzatori saranno trasformati: quello di Selvapiana e quello di Testi nel Chianti”.