Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

IL 'CHINO CHINI' PREOCCUPA RIFONDAZIONE
"Gravi problemi in tema di sicurezza e agibilità"

Istituto Chino Chini. Per il gruppo provinciale di Rifondazione comunista vi sono "gravi problematiche sulla sicurezza e sull'agibilità degli spazi nel nuovo edificio di Via Caiani". La Provincia, chiedono i consiglieri provinciali Lorenzo Verdi e Andrea Calò, "intervenga celermente per l'adeguamento alle normative. Subito un sopralluogo della Commissione Edilizia Scolastica". Presentata una domanda d'attualità in Provincia. Di seguito il testo.

"E' in corso da qualche giorno l'autogestione da parte degli studenti del Chino Chini di Borgo San Lorenzo. Alla base della protesta non solo la critica ai tagli e allo smantellamento del sistema di istruzione pubblica da parte del governo ma anche questioni che riguardano le condizioni della struttura dell'istituto e quindi le competenze dell'amministrazione provinciale.
La nuova sede di via Caiani, inaugurata due anni fa dopo ritardi consistenti nella realizzazione dei lavori, è nata di fatto già inadeguata a soddisfare, da un punto di vista degli sapzi, le esigenze della scuola con prospettive poco incoraggianti per il futuro più prossimo (visto che la provincia ha deciso di non utilizzare più l'immobile di Corso Matteotti e di spostarli nella già satura nuova sede).
Gli studenti denunciano situazioni che mettono in luce errori di progettazione e di realizzazione dei lavori a dir poco sconcertanti se si considera che l'immobile è praticamente nuovo: i locali del seminterrato, dove si trovano l'auditorium e un laboratorio, risultano inagibili a causa del mancato rispetto delle normative sulla sicurezza.
Cosa ancor più inquietante il fatto che ad oggi risulta pienamente disatteso l'adeguamento dell'edificio alle normative antisismiche visto che, le colonne costruite a tal fine risultano ancora non ancorate alla struttura.
Ad aggravare il quadro c'è poi il fatto che la funzionalità della scala di emergenza dell'edificio risulta compromessa dalla presenza di una crepa che ovviamente solleva dubbi sulla stabilità della stessa e perplessità sulla effettiva tenuta in caso di eventi sismici.
Sullo sfondo rimane aperta la questione della mancata realizzazione della nuova palestra: una necessità oggettiva per un istituto con 900 studenti costretti a compiere veri e propri pellegrinaggi per svolgere le lezioni di educazione fisica. Un impegno assunto anni fa dalla Provincia e mai rispettato, anzi rimandato proprio quando le cose sembravano aver imboccato la giusta strada.
Dopo la presentazione in pompa magna del progetto, nel maggio dello scorso anno, infatti le recenti dichiarazioni dell'Assessore all'Edilizia Scolastica Giovanni Di Fede hanno stoppato gli entusiasmi e rimandato a tempi imprecisati la realizzazione dell'opera adducendo motivazioni legate alla riduzione della capacità di spesa da parte dell'Ente (dichiarazione per altro discutibile se si considera che la Provincia paga annualmente 15000 euro per noleggiare una tensostruttura, posta a 500 metri di distanza dalla sede del chino Chini attualmente utilizzata per le lezioni di ed. fisica).
Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali, nel riconoscere tutta la legittimità delle denunce e delle proteste degli studenti, nel sottolineare la necessità oggettiva di interventi volti a ristabilire urgentemente condizioni di sicurezza, agibilità e decoro agli spazi dell'edificio scolastico dell'Istituto Chino Chini e nel richiedere un sopralluogo urgente in loco da parte della Commissione Edilizia Scolastica della Provincia chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all'Assessore Competente di riferire in merito:
agli indirizzi che si intenderanno seguire per affrontare il problema della insufficienza degli spazi all'interno del nuovo plesso e nello specifico come si intenderà affrontare la ricollocazione degli uffici attualmente situati nella vecchia sede di Corso Matteotti;
all'adeguamento alle normative vigenti dei locali situati nel seminterrato in modo da renderli finalmente agibili;
le ragioni per le quali le colonne antisismiche realizzate non siano ancora state allacciate all'edificio e i tempi per la messa in sicurezza dello stesso;
alle problematiche attinenti alla scala di emergenza, se esistano dei problemi strutturali e se essa risulti fruibile e stabile;
ai ritardi nei tempi di realizzazione della nuova palestra, se questo intervento sia ancora considerato prioritario o meno e se esista un cronoprogramma dei lavori: nell'immediato quali misure si intendano adottare per eliminare i disagi che gli studenti sono costretti a sopportare per svolgere le lezioni di educazione fisica e se si consideri percorribile la strada dell'utilizzo, anche da parte del Chino Chini, del Palazzetto dello sport attualmente in uso al liceo Giotto Ulivi".

02/11/2011 10.02
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze