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LAGO DI DONNINI, CALO': "PERICOLI ED ELUSIONE"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista segnalano i disagi a fronte dei cambiamenti climatici e "dei lavori mai cominciati"

L’imminente cambiamento climatico "ha riproposto con forza il tema della mancata messa in sicurezza del Lago di Donnini nel Comune di Reggello". Protestano gli abitanti della Frazione di Sant'Ellero a fronte degli impegni "sistematicamente elusi dalle Amministrazioni Locali (Comune di Reggello, Provincia di Firenze) e costretti loro malgrado a convivere con una situazione di disagio e pericolo". I lavori annunciati (da tutti gli attori istituzionali) per settembre 2011 "non sono mai partiti". Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze e al Comune di Reggello di "onorare gli impegni presi e di provvedere senza alcun indugio a realizzare gli interventi strutturali di adeguamento e messa in sicurezza dell'invaso, rafforzando anche le azioni di controllo e vigilanza necessarie ad evitare calamità". Presentata dai consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi una domanda di attualità in Provincia. Di seguito il testo.

"L’imminente cambiamento climatico previsto per metà settimana ha riproposto con forza il tema della mancata messa in sicurezza del Lago di Donnini Comune di Reggello, un intervento richiesto e atteso da anni da tutta la popolazione a partire dagli abitanti di S.Ellero e sostenuto più volte in tutte le sedi istituzionali da Rifondazione Comunista. Ora sono gli stessi abitanti della Frazione di S. Ellero stufi di essere raggirati o presi in giro che richiedono alle Amministrazioni Locali – Comune di Reggello, Provincia di Firenze, Regione Toscana - di provvedere senza alcun indugio a realizzare gli interventi strutturali di adeguamento e messa in sicurezza dell'invaso, rafforzando anche le azioni di controllo e vigilanza necessarie ad evitare calamità.
A maggio 2011 l’Assessore Provinciale all’ Ambiente aveva dichiarato che “…gli uffici della direzione Difesa del suolo della Provincia hanno verificato la variante al progetto di adeguamento dell’invaso. Il totale delle spese necessarie per i lavori, che cominceranno a settembre, assomma a 700 mila euro…”. Siamo a novembre e i lavori annunciati non partono.
In tal senso è opportuno ricordare che “... l'invaso di Donnini è stato riconosciuto "a rischio per gli eventi duecentennali" proprio dai tecnici della Provincia che qualche anno fa hanno realizzato una mappa su tutti i corsi d'acqua del territorio per valutare eventuali situazioni di crisi. Il lago reggellese, situato a monte della frazione di Sant'Ellero, è stato quindi valutato con problemi in caso di eventi eccezionali, che si potrebbero verificare statisticamente ogni due secoli, da qui la necessità di mettere a punto i necessari interventi di merito...”.
Ora l’Amministrazione Comunale di Reggelo accusata dalla popolazione di inaffidabilità sul piano gestionale e di scarsa coerenza con gli impegni assunti in materia di messa in sicurezza dell’invaso balbetta a sua discolpa le solite frasi di circostanza rivendicando che solo a loro spetta il merito di avere redatto il progetto e che se mai di altri è la colpa. Lapidaria, debole e sibillina è la dichiarazione del Vicesindaco di Reggello “…gli interventi dovevano iniziare a settembre poi è stato sottoposto all'approvazione dei vari organismi sovraccomunali che hanno competenze in materia, cioè Provincia di Firenze , Regione Toscana , Sovrintendenza e così via. Un lungo iter che si è concluso da diverso tempo, il finanziamento era già disponibile da parte dei diversi Enti e adesso siamo nella fase dell'affidamento dei lavori…”.
Dichiarazioni che non convincono gli abitanti di S.Ellero abituati a dover convivere loro malgrado con una situazione di pericolo e di incuria.
A parte dunque le autorevoli e poco convincenti rassicurazioni dell'Amministrazione Comunale di Reggello circa l'iter procedurale fino ad oggi sostenuto per realizzare la messa in sicurezza del Lago di Donnini e preso atto della pessima figura fatta dall’Amministrazione Provinciale che alla luce dei fatti viene sbugiardata dai lavori inesistenti che non sono partiti a settembre e che nessuno si azzarda a dire quando partiranno, forse sarebbe opportuno che gli attori di questa pessima performance uscissero fuori dal mero ambito delle rassicurazioni o delle scuse e partissero con i lavori, poiché i rischi temuti dagli abitanti di S. Ellero sulla tenuta dell'invaso ci sono tutti.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale affinché si realizzi quanto prima la messa in sicurezza del lago di Donnini, nel ritenere giuste le proteste dei cittadini della Frazione di S. Ellero e fondati i timori sulla pericolosità esistente di un invaso che a tutt’oggi non è stato messo in sicurezza chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire sui motivi per i quali i lavori non sono partiti a settembre 2011 e quali sono i tempi reali previsti per l’affidamento dei lavori e l’avvio dei cantieri nonché il crono programma. Altresì chiediamo di sapere gli esiti delle azioni di controllo, vigilanza e monitoraggio sull’invaso compiuto dagli organi competenti e se allo stato attuale il Lago può reggere l’aggravarsi delle condizioni climatiche ivi compreso piogge incessanti".

02/11/2011 10.05
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze