BORRO DI RESTONE, RIMOZIONE E COMPETENZE
Sulle discariche il punto in Consiglio provinciale. L'assessore Crescioli risponde a Calò (Rifondazione)
Borro di Restone. L'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli, rispondendo a una domanda d'attualità dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, ha spiegato che la Provincia non ha "una competenza diretta nella materia. E' il Comune che deve procedere, in caso di violazione dei divieti, alla rimozione, all'avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi, in solido con il proprietario". L'amministrazione comunale e Aer, alla presenza dei proprietari, hanno compiuto un primo intervento di rimozione.
La manutenzione del Borro di Restone rientra nelle competenze del locale Comprensorio di bonifica. L'Amministrazione comunale ha provveduto ad inserire il Borro nelle manutenzioni relative al 2011 pur non avendo potestà di intervento diretto.
"Su Figline - ha replicato Andrea Calò - insiste il ritrovamento di queste discariche a cielo aperto. Questo continua ad essere un fenomeno preoccupante, che non si può derubricare e confinare in fatti episodici da attribuire semplicemente a vandali. Il Comune di Figline Valdarno insiste con un profilo basso sui temi ambientali, paesaggistici e naturalistici, sottoposti ad incuria e degrado per una scarsa capacità in tema di vigilanza e controllo. Non è vero che il Comune non abbia alcuna potestà di intervento anche se l'area è privata. Devono essere attivate tutte le pratiche di tutela (ambientale e sanitaria) e di prevenzione. Discutibili sono anche le azioni di bonifica, rimozione e ripristino della zona. Il Comune non trovi scuse blande per non esercitare il ruolo che la legge gli assegna".