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LIBRERIA EDISON, "VINCOLO PER MANTENERE I POSTI DI LAVORO"
La richiesta del gruppo provinciale di Rifondazione comunista

38 lavoratori della Libreria Edison di piazza della Repubblica a Firenze rischiano di perdere il posto di lavoro. Sommati ai nove lavoratori della libreria Martelli – anch’essa proprietà del Gruppo Edison - già chiusa, "arriviamo a quarantasette posti di lavoro complessivamente a rischio nel settore", spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che chiedono che le Istituzioni "adottino tutti strumenti affinché non vengano lesi i diritti dei lavoratori e nel passaggio tra Edison e Feltrinelli sia adottato un vincolo per il mantenimento dei posti di lavoro e delle attività esistenti. Chiediamo inoltre se sono previste eventuali iniziative dell’Amministrazione Provinciale affinché la proprietà adotti un profilo di alta responsabilità sociale verso il lavoro e i diritti dei lavoratori, salvaguardando salari e redditi delle famiglie". Presentata in Provincia una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Il futuro di 38 lavoratori della libreria Edison di piazza della Repubblica a Firenze è a rischio. Se poi aggiungiamo i nove lavoratori della libreria Martelli -proprietà del Gruppo Edison- già chiusa, arriviamo a quarantasette posti di lavoro sul settore.
Brutte notizie quindi sembrano concentrarsi anche sulla libreria Edison, alla cui sede in piazza della Repubblica sarebbe interessata la Feltrinelli, che al momento ha già due punti vendita in città, in via Cerretani e in via Cavour, e che sarebbe in trattative anche con FS per aprire una nuovo spazio alla stazione di Santa Maria Novella.
Una realtà commerciale quella di Feltrinelli che ha una storia particolarmente significativa, dal punto di vista dell’orientamento politico, in Italia e a Firenze e rappresenta, certamente una catena di grandi librerie, ma anche un punto di riferimento politico culturale per tutta la sinistra fiorentina.
Certo è che la libreria Edison ha avuto lo sfratto e che a sua volta non è solo una semplice libreria, ma anche un punto aggregazione per giovani, studenti e di tutti i cittadini che amano occupare il proprio tempo impegnandosi ad accrescere la propria conoscenza e a dibattere socialmente contrastando la desertificazione degli spazi culturali di Firenze.
Le considerazioni sulla necessità di contrastare la deregulation in atto da tempo nella nostra città, a favore del mercato e del profitto, senza invece investire e supportare attività che hanno un plus valore di qualità per la vita culturale e che rappresentano un patrimonio per Firenze è noto, il gruppo di Rifondazione Comunista lo ha affermato da sempre. Vorremmo in questo atto approfondire e chiarire quale sarà il destino dei lavoratori e per questo chiediamo il coinvolgimento delle Istituzioni – Regione, Comune e Provincia di Firenze - affinché facciano pressione sulla proprietà. Chiediamo che siano date garanzie per tutti gli attuali lavoratori del Gruppo Edison. E’ necessario che la nuova proprietà adotti un profilo di alta responsabilità sociale, evidenziando senza tradire i valori della propria storia, considerato anche la fase di grande precarizzazione in atto nel Paese e che il territorio Fiorentino sta vivendo.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai 38 lavoratori della Libreria Edison di piazza della Repubblica, che rischiano di perdere il posto di lavoro e nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza, richiedono che le Istituzioni adottino tutti strumenti affinché venga scongiurata la possibilità che i posti di lavoro vengano stralciati dall’accordo del passaggio tra Edison e Feltrinelli vincolando quest’ultima a farsi carico dei lavoratori esistenti.
A tal fine chiediamo al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla chiusura della Libreria Edison e sul rischio di eventuali licenziamenti. Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze per quanto di sua competenza è stata interessata della vertenza da parte delle organizzazioni sindacali, quali decisioni sono state assunte dalla proprietà per quanto riguarda i 38 lavoratori e se sono previste eventuali iniziative dell’Amministrazione Provinciale unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Firenze affinché la proprietà adotti un profilo di alta responsabilità sociale verso il lavoro e i diritti dei lavoratori, salvaguardando salari e redditi delle famiglie".

09/11/2011 13.40
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze