RENAI, LA CASSA D'ESPANSIONE INQUIETA
Il punto in Consiglio provinciale
Sulla cassa di espansione dei Renai erano state presentate due interrogazioni, da parte dei consiglieri provinciali Marco Cordone (Lega Nord) e Andrea Calò (Rifondazione comunista), alle quali ha dato risposta in Consiglio l'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli. Il Comune di Signa ha comunicato che non riteneva di poter in qualche modo adempiere all’impegno per cui era stato delegato in quanto Ente attuatore. La soluzione individuata è stata, nel collegio del 2 agosto, quella del commissariamento. A settembre è stato individuato il commissario straordinario che ha stilato la tempistica necessaria. "Annuncio - ha replicato Cordone - che su questa vicenda è stata presentata un'interrogazione parlamentare della Lega Nord. Sono molto preoccupato per il nostro territorio e per i cittadini che sono interessati al problema. Spero non passino 20 anni per vedere realizzata la cassa d'espansione. E' stato disatteso l'accordo tra Regione e Stato".
Andrea Calò (Rifondazione) esprime "rammarico per la risposta. La vicenda dei Renai lascia aperto un intervento prioritario per controllare l’Arno in una zona di alto rischio idraulico. La cassa d'espansione è un'opera che attende da sette anni di essere realizzata. Intanto pezzi di territorio ci sembrano consegnati alla speculazione, consentendo insediamenti di varie attività".