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“DATE POTERE D’ACQUISTO ALLE PENSIONI”
I sindacati dei pensionati incontrano in Provincia deputati e senatori eletti nella circoscrizione fiorentina

Bisogna adeguare il potere d’acquisto delle pensioni in relazione al Prodotto interno lordo. La richiesta è stata avanzata dai sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil durante un incontro ospitato dalla Provincia di Firenze in Palazzo Medici Riccardi con i parlamentari eletti nel territorio fiorentino. Sono intervenuti deputati e senatori dell’Ulivo (Vannino Chiti, Stefano Passigli, Alberto Fluvi, Giovanni Bellini, Michele Ventura), mentre non hanno raggiunto l’incontro parlamentari della maggioranza. “Questo governo – ha detto il Presidente della Provincia Gesualdi – ha prodotto litigi con tutti (sindacati, magistratura, scuola, imprenditori e università) e molta inflazione”. E’ stata lamentata da tutti gli intervenuti – presenti tra l’altro il segretario della Camera del Lavoro Alessio Gramolati e della Cisl provinciale Adriano Fratini – l’assenza di misure efficaci per contrastare il carovita. I pensionati hanno richiesto una politica di controllo dei prezzi e delle tariffe e un paniere Istat più adeguato ai consumi degli anziani, quali alimentazione, assistenza, abitazione e soprattutto una diversa valutazione del peso di questi beni nel paniere stesso. Tra gli altri punti qualificanti la piattaforma dei sindacati dei pensionati: revisione della legge di “un milione al mese”, per allargare la platea dei beneficiari, anche in considerazione che non tutta la somma stanziata è stata utilizzata; portare il massimale di deduzione fiscale (“no-tax area”) a 7500 Euro come per i lavoratori dipendenti, anziché 7000 Euro previsti per i pensionati; restituzione del drenaggio fiscale; interventi a favore di coloro che per il basso reddito non possono fruire totalmente o parzialmente delle detrazioni e deduzioni fiscali previste dalla legge. Viene richiesto anche il superamento della sottostima del Fondo sanitario nazionale in modo da garantire a tutti i cittadini, in tutto il territorio nazionale, i livelli essenziali delle prestazioni sanitarie, e l’adeguamento del Fondo sociale nazionale per una reale applicazione della legge sull’assistenza, nonché la costituzione di un fondo nazionale per la non autosufficienza, da finanziare con la fiscalità generale ed eventuali altre fonti integrative, capace di impegnare tutte le istituzioni e tutti i soggetti interessati, e l’istituzione di un reddito “minimo vitale” per tutti i cittadini a partire dalle persone anziane e comunque non più in condizione di procurarsi un reddito da lavoro. Queste proposte sono state presentate, per i sindacati dei pensionati, da Baroni (Spi Cgil). Per il deputato Giovanni Bellini “l’anno scorso, in questa stessa sede, i parlamentari della maggioranza avevano promesso il loro intervento sui temi oggetto della piattaforma: la loro assenza oggi è eloquente”.
Vannino Chiti ha registrato il passaggio da un condizione di vita nella dignità a una di povertà, per tante, troppe persone. “Non è possibile – ha detto - immaginare un Paese dove milioni di persone, sia lavoratori che pensionati vivono o sopravvivono, al di sotto della soglia di povertà, di circa 800 euro, individuata dall’Istat. Ciò, tra l’altro produce un tale abbassamento di consumi che l’economia tutta sta rischiando il collasso. Noi siamo in una regione dove questi incontri con la presenza delle autorità locali non assumono la drammaticità di altre realtà italiane: qui ancora esiste ancora una sanità pubblica che non fa pagare la malattia alle persone”. Stefano Passigli, commentando il risultato delle elezioni spagnoli, ha ricordato che “chi mente perde. Ho paura però che arriveremo alla scadenza dei lavori parlamentari in una situazione economico-sociale molto grave e con nuove emergenze sociali assistenziali da affrontare, una povertà diffusa e un reddito pro capite troppo basso per poter gestire uno stato sociale avanzato. Ci vorrà tempo per ripristinare nel tempo i diritti calpestati dei pensionati e della parte più povera della società”. Cinausero (dell’Uilp) ha ricordato che il 3 aprile prossimo a Roma si svolgerà una manifestazione nazionale contro il carovita. Nel frattempo sono promosse in tutta la provincia fiorentina 150 assemblee per spiegare alla popolazione, agli amministratori e alle forze sociali, “il grave stato in cui si trovano i pensionati di questo Paese”. Il 25 Marzo a Firenze in Piazza della Repubblica i pensionati della provincia in occasione di un volantinaggio, si incontreranno alle ore 11,30 con il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici, quale Presidente dell’Anci nazionale. Il I Aprile una delegazione unitaria dei sindacati dei pensionati si incontrerà con il Prefetto di Firenze.

15/03/2004 13.40
Provincia di Firenze