PROVINCIA DI FIRENZE, ASSESTAMENTO DI BILANCIO APPROVATO
Ma "via dal Patto di stabilità le opere di edilizia scolastica e contro il rischio idrogeologico"
La maggioranza Pd-Idv-Sel ha approvato l'ultima variazione al bilancio di previsione della Provincia di Firenze illustrato al Consiglio dell'Ente dall'assessore Tiziano Lepri.
Sono stati approvati tre ordini del giorno, due della Commissione Bilancio presieduta da Sara Biagiotti e uno del gruppo consiliare Pdl, sui quali si sono espressi a favore tutte le forze politiche ma si è astenuta Rifondazione comunista.
Col primo documento si chiede al Governo e al Parlamento, con la massima urgenza, "un intervento legislativo che ripristini le condizioni di pari trattamento fra cittadini e imprese delle regioni a statuto ordinario e di quelli a statuto speciale, con riferimento alle modalità applicativa dell'Imposta provinciale di trascrizione. Altrimenti vi sarebbe una fiscalità di vantaggio per le imprese che operano nelle Regioni a statuto speciale.
La modifica operata interessa la stragrande maggioranza degli atti soggetti a trascrizione (oltre l'80 per cento) producendo un incremento significativo dell'imposta dovuta per gli autoveicoli con potenza superiore a 53 kw e che, conseguentemente, comporta un'innovazione sostanziale nelle modalità di applicazione dell'imposta stessa.
Con il secondo ordine del giorno, relativo alla disciplina del Patto di stabilità, si chiede al Governo sostegno agli investimenti locali mediante lo "sblocco" dei residui pasivi in conto capitale, nella percentuale di almeno il 10 per cento annuo.
Richiesta anche l'esclusione dal Patto di stabilità delle spese in conto capitale per l'adeguamento degli uffici scolastici alle norme di sicurezza e antisismiche per la realizazazione delle opere di difesa del suolo e di messa in sicurezza dei territorio a rischio idraulico e idrogeologico. Il Consiglio provinciale chiede, peraltro, alla Regione Toscana di confermare anche per il 2012 "l'impegno a sostenere gli Enti locali mediante il finanziamento del Patto di stabilità verticale".
Con il terzo documento si stabilisce che per le posizioni dirigenziali ad interim il maggior incremento stipendiale sia attribuito, soprattutto, sulla base del risultato, quindi sul salario accessorio, e non sulla base delle maggiori responsabilità.
Il Consiglio vuole anche l'estensione dell'istituto del controllo analogo a tutte le società partecipate dalla Provincia a cui la stessa faccia affidamenti diretti.
Lungo e articolato il confronto in Consiglio provinciale. Riccardo Lazzerini (Sel) registra il fatto che non tutti i Comuni si sono comportati in modo virtuoso e quindi vi sono anche responsabilità di Enti locali nelle mancanze legate alle opere pubbliche.
Andrea Calò (Rifondazione) ha lamentato "il modo con cui viene gestito il patto di stabilità dalla maggioranza e più in generale noi non condividiamo nè Maastricht nè il pareggio di bilancio in Costituzione. Ho la sensazione che le modalità della Giunta di Palazzo Vecchio vi contagino: infatti il bilancio è stato presentato prima alla stampa e poi al Consiglio".
Andrea Cantini (Idv) ha sottolineato la positività degli ordini del giorno di accompagnamento alla delibera di approvazione del bilancio.
Per Samuele Baldini (Pdl) "sulle opere in corso non vi abbiamo chiesto di fermare le macchine. Viceversa spesso registriamo opere la cui realizzazione viene iscritta nel bnilancio di previsione con la consapevolezza che in fase di assestamento quest'opera subirà una traslazione. Diciamo no alle opere spot".
Stefano Prosperi (Pd): Non siamo qui solo per far tornare i conti, ma anche per prendere, come abbiamo fatto, l'iniziativa. Gli ordini del giorno consentono di correggere storture, come quella macroscopica sull'Ipt".
Marco Cordone (Lega Nord) comprende le difficoltà del momento, ma vi sono margini adeguati di intervento che gli ordini del giorno mettono bene in luce.