CITTA' METROPOLITANA, CONVERGENZA TRA COMUNE E PROVINCIA DI FIRENZE
Il Presidente della Commissione speciale Federico Tondi illustrerà una bozza di proposta in Palazzo Medici Riccardi lunedì 28 novembre. Il Presidente della Commissione Affari istituzionali di Palazzo Vecchio Spini: "Si può verificare il percorso da compiere insieme agli Enti interessati"
Si sono incontrate oggi nella Sala della Miniatura in Palazzo Vecchio le Commissioni Affari Istituzionali del Consiglio comunale di Firenze e la Commissione Speciale per la città metropolitana della Provincia di Firenze, presiedute rispettivamente da Valdo Spini e Federico Tondi. Erano presenti per il Consiglio comunale di Firenze Valdo Spini, Susanna Agostini, Stefano Bertini, Mario Tenerani, Bianca Maria Giocoli, Andrea Borselli, Massimo Pieri e Salvatore Scino; per la Commissione Speciale per la città metropolitana della Provincia di Firenze Sara Biagiotti, Andrea Calò, Marco Cordone, Riccardo Lazzerini, Stefano Prosperi ed Enzo Montagni.
Spini ha illustrato la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Firenze che nel dispositivo finale invita il Sindaco e la Giunta Comunale a prendere le necessarie iniziative per manifestare agli Enti interessati la disponibilità del Comune di Firenze a procedere alla costituzione della città metropolitana e a verificare con questi il percorso da compiere insieme.
Il Presidente Federico Tondi ha comunicato che lunedì 28 novembre, nel corso del Consiglio provinciale, illustrerà "una bozza di proposta in cui sono contenute le finalità del nuovo Ente intermedio, le funzioni e l'esatto dimensionamento territoriale". Tutti gli interlocutori che si sono confrontati con la Commissione Speciale Città Metropolitana della Provincia di Firenze, hanno insistito sulla connotazione Firenze-Prato-Pistia. In un anno di attività la Commissione ha svolto 48 audizioni e ospitato nel confronto ben 52 rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacati, del mondo della comunicazione.
Le due Commissioni hanno deciso di proseguire con il lavoro comune di consultazione e di reciproca informazione per contribuire alla definizione di soluzioni concordanti tra tutti gli attori istituzionali interessati.