LA PROVINCIA ALLA MANIFESTAZIONE DELL’ANCI DEL 18 MARZO
Una delegazione, col Gonfalone, sarà presente in Campidoglio
(16 marzo 2004) – La Provincia di Firenze parteciperà, con una delegazione ed il Gonfalone, all’iniziativa nazionale contro il terrorismo promossa dall’Anci per il 18 marzo a Roma. Il Consiglio provinciale ha approvato con 23 voti a favore e 6 astenuti D’Amico, Parotti, Targetti (Prc), Marconcini e Pancani (PdCI) e Campi (Ds) una mozione dei consiglieri Gatteschi (Verdi), Lepri (Ds) e Vignoli (Ppi-Margherita). “Il terribile attentato che è costato la vita a tanti innocenti – ha detto il Presidente del Consiglio provinciale Eugenio Scalise – fa inorridire le nostre coscienze: non si comprende come degli uomini possano programmare con tanto cinismo la morte di uomini, donne, bambini. La nostra condanna per tali atti è netta. Non esistono cause che possano giustificare nemmeno lontanamente simili vigliacche azioni. Il nostro pensiero va alle vittime innocenti e alle loro famiglie, ai tanti feriti che soffrono ingiustamente”. Per Parotti (Prc) “L’humus su cui si fonda il terrorismo è la guerra, è il terreno fertile dove il terrorismo trova le sue radici. L’escalation del terrore sta continuando – ha aggiunto Parotti – perché c’è una vera e propria guerra di religione: Islam, cristianesimo; popoli occidentali e popoli d’oriente”. Per Corsinovi (Udc) “Questo odio e questo terrore non sembra avere fine. E’ qualcosa di incredibilmente atroce, così grave da sembrare assurdo. Dobbiamo evitare – ha spiegato Corsinovi – che alla rabbia ed alla reazione del sistema democratico dell’Europa e dell’Occidente possa prevalere la paura, l’angoscia, il terrore, la emotività irrazionale che alla fine fa il gioco dei terroristi e degli assassini. E sento puzza di servizi segreti. Forse quelli di alcuni Stati arabi integralisti o forse, e non è fantascienza, gente prezzolata, legata a killer di professione, al soldo di alcuni interessi multinazionali che però hanno sede anche in Europa”. Sensi (An) rifiuta di credere ad una guerra santa: “Ci sono terroristi, ben forniti, che agiscono in nome di nessun popolo e l’hanno dimostrato. Il terrorismo e le centrali del terrore, che siano islamiche, che siano confuciane, quali esse siano, vanno condannate. Non c’è una guerra santa tra l’occidente cattivo e capitalista che attacca un mondo e l’oriente”. Anche per Filippini (FI) non si tratta di una guerra di religione: “Tutt’altro. Quando un ayatollah o qualche sultano o califfo va a dire: per noi la morte diventa un valore. E più morti vi facciamo e meglio stiamo credo che si debba parlare solo di martirio – ha concluso Filippini – perché questa è la visione salvifica dell’Islam”. Per Gatteschi (Verdi) “Quando uno uccide una persona inerme, che non ha manifestato niente di ostile nei suoi confronti, sia un mio personale nemico ed un nemico di tutte le persone che vogliono condurre la loro esistenza secondo canoni di pace e di buoni rapporti. Quando succedono queste cose – ha detto Gatteschi – dobbiamo trovare il sistema di essere uniti. Contro il terrorismo si va senza se e senza ma e senza tanti infingimenti”. Dolore e sconforto per Giorgetti (An): “Al Quaeda ha compiuto questo misfatto da sola o in combutta con forze sinergiche che sono diffuse in tutta Europa e nessuno metterebbe la mano sul fuoco che un’alleanza strategica non si sia già realizzata tra Al Quaeda e le Brigate Rosse. I terroristi dicono che noi amiamo la vita – ha spiegato Giorgetti – ed a questo danno un senso di accusa mentre loro amano la morte”. Per Marconcini (PdCI) “Sarebbe anche troppo semplicistico dire dobbiamo venire via dall’Iraq. Ora si deve parlare del terrorismo – ha spiegato Marconcini – che è la più bieca e vigliacca delle azioni che si può compiere a prescindere dalle discussioni sulla guerra e di quella in Iraq”. Per Matteoli “L’Europa ha una grande responsabilità nelle sue mani: la nostra storia è percorsa da una striscia di sangue ma per fortuna stiamo operando in maniera fattiva per superare le varie distinzioni. Forte deve alzarsi la voce dell’Europa – ha aggiunto Matteoli – per una condanna chiara e netta, senza giustificare il terrorismo e chiedendo un rafforzamento delle strutture internazionali, dell’Onu in prima persona, per combattere l’offensiva terroristica”. Per Vignoli (Ppi-Margherita) ciò che è accaduto è una vigliaccata: “Mi domando: è giusta la strada intrapresa dagli Stati Uniti e di chi è andato insieme per combattere il terrorismo? Così non sembra – ha chiosato Vignoli – gli attentati non sono diminuiti quindi la lotta al terrorismo va rinforzata. Si è detto che con la cattura di Saddam Hussein la situazione in Iraq si sarebbe pacificata, risultato: ancora tanti morti. Sono anni che si dice che la cattura di Bin Laden è vicina e lui è sempre libero”. Per Nistri (An) “L’Europa si trova di fronte ad un’offensiva terroristica di dimensioni spaventose e ci troviamo indifesi. E’ doveroso – ha detto Nistri – cercare di strutturare il più possibile i sistemi di controllo”. Infine Abderrezak (Presidente del Consiglio degli Stranieri): “Il Corano dice in un versetto: chi uccide un anima, come se fosse, ha ucciso tutte le anime del mondo. Io non sono il buon musulmano – ha detto Abderrezak – tutti dobbiamo impegnarci per realizzare, un giorno, una società civile di tutti. L’Islam è una religione moderata ma ci sono anche gruppi estremisti. Occorre far conoscere questo creando legami tra le istituzioni e la comunità e le organizzazioni islamiche moderate”.