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IRPLAST, IL PUNTO IN CONSIGLIO PROVINCIALE
Risposta alle interrogazioni di Lega Nord e Rifondazione comunista

Vertenza Irplast. L’azienda, leader nel settore dei nastri stampati e delle etichette, dopo avere passato un momento di grande difficoltà tra il 2008 e il 2009, per un debito accumulato di oltre 160 milioni di euro, nel corso del 2010 grazie alla proprietà, al management e soprattutto ai lavoratori che hanno affrontato molte rinunce, ha avviato un piano di rilancio e di ristrutturazione del debito, mediante un accordo con un pool di banche. Questo accordo è stato sottoscritto da tutte le parti in causa. Negli ultimi mesi stipendi erogati e fatte diverse assunzioni. Pochi giorni fa la direzione ha comunicato la rimozione dell’attuale management, che aveva contribuito alla ripartenza dell’azienda. Le organizzazioni sindacali affermano che ovviamente per loro il problema non è costituito da chi fa parte del management. La preoccupazione è relativa al fatto che questa improvvisa decisione potrebbe portare anche ad un cambiamento nel rapporto con le banche con le quali era stato sottoscritto poi l’accordo di rientro. L'assessore al Lavoro Elisa Simoni ha riassunto la vertenza in Consiglio provinciale rispondendo a due distinte interrogazioni della Lega Nord e di Rifondazione comunista. "Ringrazio per l'aggiornamento - ha commentato Marco Cordone per la Lega - Avevo voluto presentare questa interrogazione per portare in Consiglio la vertenza di questa importantissima azienda empolese". Per Andrea Calò (Rifondazione) ha rimarcato il fatto che "le organizzazioni sindacali chiedevano che dietro questo cambio di management non ci fosse nessuna operazione avventuristica o di carattere speculativo. Noi abbiamo chiesto e chiediamo alle Istituzioni locali, al Circondario empolese-Valdelsa, di mantenere alta l’attenzione su questa proprietà, senza dimenticare che sono stati i lavoratori di fatto a salvare l’azienda in un momento di grave difficoltà".

26/11/2011 09.21
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze