SISMI E PREVENZIONE, COME CI SI MUOVE
L'assessore alla Protezione civile Stegano Giorgetti risponde a una domanda d'attualità di Marco Cordone (Lega Nord)
Sulla scossa sismica registrata sull’Appennino forlivese e avvertita nei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio e San Godenzo, aveva presentato una domanda d'attualità la Lega Nord con il consigliere provinciale Marco Cordone. L'assessore alla Protezione civile Stefano Giorgetti ha spiegato la "prevenzione non strutturale" è quella che si fa in emergenza e come preparazione all’emergenza; quella strutturale è invece orientata alla realizzazione di edifici antisismici, che sono un aspetto completamente separato rispetto a quella che è la Protezione Civile.
E quindi per quanto riguarda l’aspetto della prevenzione non strutturale "noi facciamo pianificazione e monitoraggio ed è chiaro che non possiamo sapere quando può avvenire l’evento sismico". Il servizio Protezione Civile della Provincia di Firenze ha consentito fino ad oggi di realizzare un piano provinciale di emergenza con procedure specifiche di allertamento e di intervento in caso di evento sismico con soglia di riferimento impostata a 3 di magnitudo. Le indicazioni del piano: supportare le strutture comunali e intercomunali nella realizzazione dei piani di procedura e di raccordo compatibili e integrate; disporre di uno studio specifico dell’Università di Firenze sulla microzonazione sismica di tutto il territorio al fine di poter calcolare per ogni zona, sulla base dell’evento massimo atteso, le possibili ripercussioni su persone e strutture; realizzare procedure di raccordo e sistema sanitario e sistema dello Stato, Vigili del Fuoco e 118, per ottimizzare le eventuali risposte in caso di evento; realizzare e mettere a disposizione la rete radio provinciale che garantisca la comunicazione tra le sale operative, i comuni, strutture operative anche in caso di interruzione delle linee telefoniche fisse e mobili. Altri punti: disporre di una sala operativa h24 per 365 giorni/anno con tecnici specializzati che quotidianamente vi operano, che proprio grazie a questa sua caratteristica monitora costantemente le decine di sismografi presenti sul territorio, e in caso di evento si raccorda con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per un’immediata localizzazione di epicentro e l’intensità dell’eventuale sisma. A seguito di questo si attiva una serie di procedure di allerta e informazione anche attraverso agenzie di stampa. E' importante rimarcare che la Provincia ha firmato anche un accordo anche con Tele Iride, stazione televisiva del Mugello, "per dare tutta una serie di informazioni ai cittadini sia nel quotidiano, quindi sotto il profilo della prevenzione non strutturale, sia in caso di evento". Entro l’anno si concluderà un progetto di supporto alle Amministrazioni Comunali con particolare riferimento alle zone dell’Alto Mugello per la realizzazione di un piano di autosoccorso che consenta l’ottimizzazione delle risorse locali nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi. Il progetto si concluderà orientativamente il 20 dicembre dopo l’approvazione del piano delle Giunte Comunali di Palazzuolo, Marradi e Firenzuola.
Altro aspetto è quello del soccorso e delle verifiche strutturali. In caso di evento sismico la sala operativa provinciale riesce nel giro di pochissimi minuti ad ottenere informazioni sull’epicentro dell’evento, profondità, magnitudo, e ad attivare nell’immediato le procedure d’intervento già codificate in accordo con i vari referenti, quali: attivazione delle squadre di soccorso, attivazione unità di crisi, attivazione posti medici avanzati con il 118, attivazione squadre cinofile da ricerca e soccorso, attivazione sistemi di ricerca su macerie in ambiente urbano, attivazione ricognizione ultraleggera per verifiche aeree, individuazione e supporto a soggetti diversamente abili presenti in zona, individuazione e supporto pazienti con apparecchiature elettromedicali a domicilio, attivazione coordinamento provinciale volontariato, attivazione strutture viabilità e servizi interni, attivazione risorse logistiche e di supporto. Inoltre la Sala si rapporta ai Comuni e ai centri intercomunali coinvolti fornendo e acquisendo informazioni per l’individuazione delle criticità e delle risorse necessarie. In tempi brevi può attivare e allestire anche aree di ricovero per la popolazione, postazione assistenza sanitaria, elisuperfici occasionali, elisuperfici strutturati, tecnici verificatori per verificare le strutture per quanto riguarda gli edifici danneggiati.
"Dopo la nuova scossa sismica sull’Appennino forlivese - ha replicato Cordone - sono stato motivato a presentare questa interrogazione per capire quali sono anche i livelli di prevenzione sismica attuati dalla Provincia in coordinamento con gli altri enti interessati. Ringrazio della risposta dettagliata e spero che nulla si debba verificare sul campo della pianificazione della Provincia di Firenze in tema di Protezione Civile in ordine ai terremoti".