LA TIA A SCANDICCI. LEPRI: "PROVVEDIMENTO NON IMPROVVISATO"
L'assessore al Bilancio della Provincia risponde alle domande d'attualità di Cordone (Lega) e Franchi (Pdl)
Aumento Tia a Scandicci. Sia il consigliere provinciale Marco Cordone (Lega Nord) che la consigliera Erica Franchi (Pdl) avevano presentato una domanda d'attualità sulla questione. Ha risposto in Consiglio l'assessore al Bilancio Tiziano Lepri che ha spiegato come, attuando una manovra fiscale importante nel bilancio del 2012, sia previsto un aumento del tributo ambientale. Nulla di particolare. "Nulla è stato fatto nel segreto delle stanze" e le misure sono state rese note fin da settembre. La discussione sul bilancio è in corso e il Consiglio provinciale non l'ha ancora approvata. Pertanto "se ci sono proposte alternative per far fronte alle necessità noi le prendiamo in considerazione. Qualcuno ha parlato di balzelli iniqui, ma le imposte consentono il finanziamento dello Stato e dei servizi che eroga. Iniquo il 4 per cento? In Italia solo tre Province avevano l'uno per cento: Firenze, Prato e Brescia. La Provincia di Prato sta valutando di assumere un provvedimetno simile al nostro". La Provincia di Firenze ha introdotto un'agevolazione per i Comuni che hanno raggiunto l'obiettivo della raccolta differenziata sopra il 45 per cento. "Riconosciamo un valore - ha detto Lepri - a chi ha conseguito l'obiettivo della raccolta differenziata". Non risulta, sulla base delle tabelle ufficiali, che Scandicci abbia conseguito questa percentuale. Quando il dato sarà certificato, "applicheremo la riduzione".
Per Marco Cordone la Provincia di Firenze "dovrebbe svolgere un ruolo di coordinamento. Sono 24 i Comuni che non hanno raggiunto l'obiettivo. Tuttavia a noi risulta che al settembre del 2011 tanto Scandicci che Campi Bisenzio hanno superato il 45 per cento nella raccolta differenziata. Forse andrebbe applicato un po' di buon senso. La Provincia che io vorrei può trovare una soluzione perché i nostri cittadini non siano tartasati ancora di più".
Erica Franchi non sa "a chi dobbiamo credere". Il riferimento è all'assessore di Scandicci Bonafè, "un assessore del suo partito che ha usato espressioni molto forti. Al di là del linguaggio i cittadini sono penalizzati. Questo non va bene. Le amministrazioni dovrebbero interloquire di più. Tuttavia colgo nelle parole di Lepri la disponibilità a un ripensamento se ci saranno proposte alternative. Faremo una riflessione e la sottoporremo all'attenzione di questo consiglio".