DITTE CINESI A SESTO FIORENTINO. LA QUESTIONE IN CONSIGLIO PROVINCIALE
L'assessore al Lavoro Elisa Simoni ricostruisce la vicenda della chiusura di 149 aziende in via Ponte a Giogoli
In data 9 novembre 2011 è giunta in Provincia una nota del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze con la quale si comunicavano gli esiti di un sopralluogo congiunto di Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Municipale di Sesto Fiorentino, Asl e Inail, presso i fabbricati in via Ponte a Giogoli a Sesto Fiorentino. Sulla vicenda era stata presentata una domanda d'attualità dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, alla quale ha dato risposta l'assessore al Lavoro Elisa Simoni, ricostruendo nei dettagli quanto accaduto.
Nella nota dei Vigili del fuoco, dunque, sono state comunicate le generalità di quatto ditte affittuarie degli immobili e delle due società italiane proprietarie degli stessi, precisando che per altre ditte "di etnia cinese", numero e identità, erano allo stato "in corso di accertamento".
Nella nota si leggeva anche che "considerato l'elevato affollamento, l'elevato carico di invcendio presente e l'uso promiscuo in cui è destinato il fabbricato (magazzini, esposizione e vendita di materiali di produzione e di importazione, compartimentazioni insufficienti, cottura e consumazione pasti), lo scrivente Comando, per quanto di competenza e tutela della pubblica e privata incolumità, esprime parere contrario all'esercizio delle attività presenti all'interno di tali fabbricati fino all'avvenuto adeguamento alla vigenti norme di prevenzione incendi. A tal proposito, ai fini dell'esercizio delle attività... dovrà essere acquisito il parere preventivo ed il Certificato di prevenzione incendi rilasciato dal... Comando... richiedendo altresì l'emissione, da parte del Sindaco di Sesto Fiorenitno, di provvedimenti contingibili ed urgenti a riguardo, ovvero volti a conseguire l'immediata cessazione delle attività lavorative all'interno dei capannoni".
Il Sindaco di Sesto ha dato corso immediato alla richiesta dei Vigili del Fuoco, nelle more della precisa e completa identificazione delle ditte e degli affittuari degli immobili da parte della Polizia Municipale, al fine "di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana", emanando un'ordinanza, la 777, il 14 novembre.
Quindi, appresi gli esiti degli accertamenti che hanno consentito di identificare altre ditte all'interno degli immobili, il Sindaco ha dato immediato corso a un'ordinanza, la 792 del 21 novembre, rivolta alle 149 ditte cinesi identificate, alle 4 ulteriori ditte affituarie censite e ai due proprietari italiani degli immobili.
"Si è intervenuti su un fenomeno che evidenzia un regime di semischiavitù - ha commentato il consigliere Calò - E' bene riproporre il problema dell'illegalità. Abbiamo voluto riaccendere l'attenzione del Consiglio provinciale su questo tema per contrastare illegalità e illeciti del lavoro clandestino".