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EMPOLESE-VALDELSA E VALDARNO, INTERVIENE LA REGIONE SUI RITARDI
Rifondazione comunista rileva i problemi su Fibbiana, Pizziconi, Restone e Tosi

La Regione Toscana effettua un monitoraggio sui ritardi in corso per la realizzazione delle opere pubbliche di interesse strategico regionale. "Dove l'attività di monitoraggio evidenzi inadempienze o ritardi - rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - la Giunta regionale provvede, previa diffida, alla revoca dei finanziamenti e al recupero dell’eventuale quota erogata". Dai primi rilievi "sembra che i ritardi per i quali la Regione potrebbe chiedere il commissariamento dell'ente attuatore di opere pubbliche finanziate con i soldi regionali ci siano: le Casse di espansione di Fibbiana (Circ. Empolese Valdelsa), le Casse espansione Pizziconi e Restone (Comune Figline Valdarno), consolidamento del dissesto franoso in località Tosi - 2° stralcio - (Comune di Reggello). Si tratta di opere che riguardano la difesa del suolo, la prevenzione e messa in sicurezza dei territori". La Regione Toscana convocherà nella settimana che dal 28 novembre al 3 dicembre sindaci e Presidenti di Provincia delle aree in cui ci sono opere in ritardo. Rifondazione Comunista chiede "di acquisire l’elenco completo dei ritardi e l’esito dell’incontro regionale, proprio perché sull’osservanza della prevenzione si possono evitare disastri e calamità". Presentata in Provincia una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"A seguito dell’approvazione della legge regionale 35 dell'1 agosto 2011 sull'accelerazione delle opere pubbliche di interesse strategico, la Regione Toscana ha deciso di far monitorare 1500 opere con prevalente finanziamento pubblico per un investimento complessivo di 2 miliardi e mezzo. Con questa legge la Regione vigila sul tempestivo svolgimento delle varie fasi di realizzazione delle opere di interesse strategico regionale, con la possibilità di esercizio dei poteri sostitutivi al fine di raggiungere la realizzazione dell'opere nei tempi previsti. Ove l'attività di monitoraggio evidenzi inadempienze o ritardi,la Giunta regionale provvede, previa diffida ad adempiere, alla revoca dei finanziamenti e al recupero dell’eventuale quota erogata.
Per affrettare le opere pubbliche finanziate con propri stanziamenti la Regione Toscana invia il commissario laddove necessita. Dal monitoraggio effettuato ”… su 253 interventi di difesa del suolo, per un totale di 308 milioni di finanziamenti risulta che 42 sono quelli interventi "critici", cioè in ritardo , per complessivi 98 milioni di euro.
Un quadro preoccupante. In pratica un terzo dei soldi stanziati non sono stati spesi. La maggior parte di questi interventi riguardano la costruzione di casse di espansione, di lavori presso fiumi, torrenti, argini, tutto ciò che serve a mettere in sicurezza i nostri territori….”.
La scelta di verificare le infrastrutturazioni sulla delicata materia della difesa del suolo non è puramente casuale poiché in questi ultimi periodi sono riprese le “…alluvioni, calamità, disastri e una quantità indecifrabile di i territori feriti….”. Tragedie che rendono insopportabile il ritardo nella realizzazione delle opere di prevenzione e messa in sicurezza.
Sono critiche le opere con un finanziamento regionale superiore a 500mila euro, con ritardi che vanno oltre i sei mesi rispetto ai tempi definiti e con interventi fermi al livello di progettazione da più di due anni.
Per accelerare la realizzazione delle opere critiche sono state individuate tre possibili soluzioni, a seconda del livello di criticità e strategicità dell'opera. La forma più grave - il cartellino rosso, per capirci consisterà nell'invio di un commissario con poteri straordinari che subentrerà al sindaco o al presidente di Provincia. Poi sono previste forme più leggere di ritardo - cartellino giallo - che porteranno ad accordi di programma finalizzati alla realizzazione di un'opera o semplici sollecitazioni per quelle opere «che hanno subìto ritardi in passato ma che adesso stanno procedendo, seppur tra alti e bassi, alla realizzazione», sottolinea la Bramerini.
La Regione Toscana in settimana convocherà a Firenze sindaci e presidenti di Provincia delle aree in cui ci sono opere in ritardo. Per le più ritardatarie scatterà subito il commissario in modo da aprire entro il 2012 i cantieri e concludere i lavori, anche se tutte le misure saranno concordate con gli amministratori locali. Dai primi rilievi sembra che i ritardi per le quali la Regione potrebbe chiedere il commissariamento dell'ente attuatore di opere pubbliche finanziate con i soldi regionali ci siano: le Casse di espansione di Fibbiana (Circ. Empolese Valdelsa), le Casse espansione Pizziconi e Restone (Comune Figline V.), Consolidamento del dissesto franoso in località Tosi - 2° stralcio - (Comune di Reggello).
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in riferimento al procedimento regionale attivato in materia di vigilanza e controllo di cui alla legge R.T. 35/11 (Misure di accelerazione per la realizzazione delle opere pubbliche di interesse strategico regionale e per la realizzazione di opere private. Modifiche alla legge regionale 3 settembre 1996, n. 76 -Disciplina degli accordi di programma - ). sul tempestivo svolgimento delle varie fasi di realizzazione delle opere di interesse strategico regionale finanziate con altri enti e/o amministrazione locali, in questo caso di difesa del suolo,
appreso che sono stati rilevate una serie considerevole di criticità e ritardi per la realizzazione di opere che intervengono sul versante della prevenzione e messa in sicurezza di territori, fiumi, argini e torrenti e che tra queste risultano essere state individuate opere che riguardano casse di espansione, consolidamenti franosi ecc in alcuni comuni della Provincia di Firenze
appreso inoltre che la Regione Toscana convocherà nella settimana che dal 28 novembre al 3 dicembre sindaci e Presidenti di Provincia delle aree in cui ci sono opere in ritardo
chiediamo di sapere dal Presidente della Provincia di Firenze e dall’Assessore competente gli esiti dei monitoraggi effettuati della Regione Toscana su opere di nostra competenza e/o compartecipazione per cui insistono ritardi, inerzie o difficoltà procedurali per la loro realizzazione soprattutto riferibili alla delicata materia di difesa del suolo, prevenzione e messa in sicurezza dei territori. Altresì chiediamo di sapere l’elenco delle opere di prevenzione attivate dall’Amministrazione Provinciale di ulteriore messa in sicurezza del territorio della provincia di Firenze. Infine chiediamo di essere informati sull’esito dell’incontro previsto in Regione Toscana in osservanza della L.R.T. 35/11".

28/11/2011 12.12
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze