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SICUREZZA E LAVORO, CALO': "MANTENERE ALTA L'ATTENZIONE"
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista rilancia i dati Inali sul territorio fiorentino

Inail Toscana presenta a Firenze il rapporto regionale 2010 con il quale viene offerto il quadro complessivo circa i dati relativi agli infortuni mortali, all’andamento infortunistico ed alle malattie professionali.
"Non si arrestano le stragi sul lavoro e aumentano le malattie professionali - sottolineano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Il bilancio negativo mostra ancora tante crepe sull’osservanza delle leggi e dispositivi normativi in materia di prevenzione".
Rifondazione Comunista invita "a non abbassare la guardia e a mantenere alto il livello di attenzione e di iniziativa politico istituzionale. La Provincia di Firenze dica qual è il suo impegno e soprattutto i progetti che sono stati messi in cantiere per rilanciare la cultura della prevenzione a fronte di una crescente omissione di dispostivi e leggi da parte di molte imprese". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione Contro gli Infortuni sul Lavoro ( INAIL ) Toscana ha presentato a Firenze il rapporto regionale 2010 con il quale viene offerto il quadro complessivo circa i dati relativi agli infortuni mortali, all’andamento infortunistico ed alle malattie professionali.
Per quanto riguarda il fenomeno degli infortuni mortali, nel 2010 – secondo INAIL - si è registrata in Toscana una diminuzione degli eventi, che sono passati dai 69 del 2009 a 57,con un decremento di oltre il 17%, in linea con la generale contrazione realizzatasi a livello nazionale.
Secondo INAIL il dato è confortante solo se considerato in termini numerici assoluti, in realtà presenta alcune peculiarità meritevoli di essere segnalate: gli infortuni mortali in ambiente di lavoro sono aumentati in misura molto rilevante (da 24 nel 2009 a 32 nel 2010), mentre sono diminuiti gli infortuni mortali da circolazione stradale in attualità di lavoro (da 31 a 12) e sono rimasti pressoché invariati quelli in itinere (da 14 a 13). In alcune province, come Arezzo, gli infortuni mortali in ambiente di lavoro registrano un allarmante aumento (da 3 nel 2009 a ben 8 nel 2010).
L’età media dei lavoratori deceduti - dato che viene riportato non tanto e non solo per la sua cruda evidenza, ma anche per le possibili valutazioni di natura sociale ed economica che ad esso si correlano – è salita dai 45 anni del 2009 ai 48 del 2010, forse a testimonianza di un mercato del lavoro meno “giovane”.
Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, in Toscana ne sono stati denunciati nel 2010 61.993, a fronte dei 63.177 denunciati nell’anno precedente, con un lieve decremento pari all’1,87%.
Le malattie professionali, infine, evidenziano, in Toscana come sull’intero territorio nazionale, un fortissimo incremento, passando dalle 3.688 denunce nel 2009 alle 4.726 nel 2010 (+ 28,15%).
Quest’ultimo dato riveste contenuti anche positivi, nel senso che attesta la crescente attenzione dei lavoratori e dei loro rappresentanti ad un fenomeno che per lunghi anni è rimasto sopito e la cui emersione, appunto, costituisce da tempo un obiettivo prioritario dell’INAIL.
Gli aspetti più preoccupanti del rapporto regionale 2010 riguardano gli infortuni mortali in ambiente di lavoro e quelli sulle malattie professionali a fronte dei quali e del loro inarrestabile accadimento confermano l’esigenza di un ancor più incisivo e costante impegno nel campo della prevenzione e delle tutele.
Su questo piano Rifondazione Comunista ritiene determinante che tutti gli organismi operino in un rapporto organico con tutte le altre amministrazioni pubbliche e con le parti sociali della Toscana e della Provincia di Firenze , in un quadro di collaborazione costanti, reciproci e integrati anche sul piano concreto degli interventi.
E’ necessario che sul tema della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro si radichi ulteriormente un condiviso orientamento verso una politica che si qualifichi per l’oggettività delle scelte di intervento e per la massima rapidità delle decisioni e delle connesse iniziative progettuali.
La profonda trasformazione del mondo del lavoro, privato e pubblico, ridisegnato da un mercato globale, incentrato sul profitto e la massima redditività, con modalità spesso autoritarie e al limite dell’accettabilità sociale impone grande attenzione ai nuovi rischi per la salute e un necessario ripensamento dei sistemi tradizionali di protezione e prevenzione.
E’ frutto di un recente passato l’individuazione di fattori psico-sociali che possono costituire
un pericolo per la salute di lavoratrici e lavoratori (contenuto, carichi e ritmi del lavoro;grado di responsabilità e gravità delle conseguenze dell’errore; orari di lavoro; straordinari, ristrettezza delle pause, flessibilità, stress, ecc) e ancor più recente è il riconoscimento normativo dello stress lavoro correlato e le indicazioni relative alle cause di rischio e alla loro valutazione.
Dunque è compito anche della politica rimuovere tutte quelle cause che portano ancora oggi a morire sul lavoro o a rimanere invalido per tutta la vita.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’evidenziare che gli infortuni mortali sul lavoro non accennano a diminuire e che le malattie professionali sono aumentati in maniera vorticosa ( vedi dati rapporto INAIL Toscana 2011)tanto da ritenere opportuno che sul fronte della prevenzione e tutela nei luoghi di lavoro nessuna istituzione abbassi il livello di attenzione e di vigilanza chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire quali iniziative e strategie sono state attivate con gli altri enti e/o organismi per promuovere la prevenzione nelle aziende pubbliche e private.
Altresì chiediamo di sapere in relazione al rinnovato patto per lo sviluppo quante sono le imprese che nella Provincia di Firenze investono ancora nella sicurezza e se sono previste riunioni periodiche tra i sottoscrittori dei patti istituzionali sul tema della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine chiediamo di conoscere le campagne che l’Amministrazione Provinciale ha messo in cantiere sul tema della prevenzione, le risorse stanziate, i tempi di realizzazione e i soggetti coinvolti".

28/11/2011 12.14
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze