SCUOLE, CHINO CHINI. "INACCETTABILI ERRORI NELLE PROGETTAZIONI"
Il consigliere provinciale di Rifondazione comunista Lorenzo Verdi chiede interventi immediati della Provincia
Istituto Chino Chini. Per il consigliere provinciale di Rifondazione comunista Lorenzo Verdi vi sarebbero "inaccettabili errori nelle progettazioni e troppe problematicità. La Provincia - chiede - intervenga immediatamente per garantire spazi, agibilità e decoro agli studenti e al personale". Verdi ha stilato una dichiarazione che si riporta di seguito.
"Su richiesta del Gruppo di Rifondazione Comunista si è svolto questa mattina il sopralluogo della Commissione Edilizia Scolastica della Provincia di Firenze.
Abbiamo potuto constatare la fondatezza delle denunce fatte alla fine del mese di ottobre dagli stessi studenti dell’Istituto. La situazione è tale da richiedere interventi immediati da parte della Provincia per risolvere questioni e problematiche urgenti e dare risposte alle necessità di spazi che rischiano di creare una situazione insostenibile.
Entro aprile nel nuovo plesso verranno trasferiti gli uffici che ancora sono nella vecchia sede di Corso Matteotti e ciò comporterà una riduzione degli spazi attualmente adibiti ad aule (7 in tutto) che la scuola non sa come fronteggiare.
A fronte di ciò appare ingiustificabile che gli errori compiuti nella realizzazione della nuova sede rendano inutilizzabili le superfici del seminterrato. Inconcepibile che un’opera ultimata nel 2010 e costata ben 2,7 milioni di euro paghi gli effetti di errori di progettazione e ritardi nella conclusione dei lavori tali da rendere inaccessibile agli studenti spazi che sarebbero non risolutivi alle problematicità complessive ma sicuramente indispensabili. Come è possibile che tali spazi siano stati realizzati senza il completamento delle vie di fuga e delle uscite di emergenza? Come è possibile che un edificio nuovo presenti infiltrazioni d’acqua dal pavimento tali da rendere inagibili i locali? Come è possibile che nella progettazione si sia “dimenticato” di effettuare una misurazione preventiva della falda acquifera sottostante?
A queste domande la Provincia e l’Assessore Di Fede sono chiamati a dare risposte immediate e a intervenire celermente per rimediare ai gravi errori commessi.
Così come celermente debbono essere realizzati gli interventi di manutenzione sui container nei quali si trovano 10 aule. Le infiltrazioni di acqua nelle classi, la sostituzione dei rivestimenti in cartongesso che si stanno sbriciolando, le docce di raccolta dell’acqua piovana che scaricano ai piedi dei container stessi creando un vero e proprio acquitrino nei giorni di pioggia richiedono interventi celeri che non possono più essere rinviati in nome del rispetto del diritto degli studenti e dei docenti a svolgere le loro attività in luoghi quantomeno decorosi.
Sulla questione relativa alle normative antisismiche, se l’assessore Di Fede anche di recente ha sottolineato che non esiste nessun pericolo in caso di terremoto, i ritardi nell’allacciamento delle colonne agli edifici appaiono inquietanti. Se il Genio Civile è intervenuto per richiedere una modifica delle bielle di collegamento previste evidentemente qualche errore di progettazione era stato commesso, e allo stesso tempo se un intervento di tale portata (1,1 milioni di euro) era stato a suo tempo previsto e quindi considerato necessario, a mio modo di vedere e senza creare allarmismi, la sicurezza annunciata dall’assessore sarà sicuramente maggiore quando l’intervento sarà ultimato… Restano da capire, e su questo Di Fede deve dare risposte, i tempi e resta da capire se gli errori commessi comporteranno un aumento dei costi preventivati.
Infine la palestra, attesa da anni da un istituto che, è bene sottolinearlo, non l’ha mai avuta, progettata e poi accantonata per presunti vincoli imposti dal Patto di Stabilità. L’ipotesi dell’Assessore di ricorrere ad un project financing,e quindi alla ricerca di finanziamenti privati non è, dal mio punto di vista né condivisibile né praticabile e appare come un mal celato tentativo di prendere tempo e rinviare a data da destinarsi la realizzazione dell’opera. Personalmente ritengo inaccettabile che 950 alunni siano costretti a veri e propri pellegrinaggi per svolgere Educazione Fisica e soprattutto che si possano disattendere con tanta leggerezza impegni assunti e attesi da anni.
L’Istituto Chino Chini rappresenta una ricchezza enorme per il territorio del Mugello e per l’offerta formativa di tutta la provincia. Il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista, nell’esprimere piena condivisione e sostegno alle rivendicazioni avanzate dagli studenti e dal corpo docente, continuerà a seguire la questione impegnandosi con tutti i propri mezzi a far sì che le problematiche emerse possano trovare positive e rapide soluzioni".