RIFORMA DELLE PROVINCE, TONDI (UDC): "SIAMO SU 'SCHERZI A PARTE'"
"Si mette in campo un grande caos organizzativo, penalizzando democrazia e dipendenti e favorendo aumento dei costi e paralisi degli investimenti"
Il capogruppo dell'Udc in Consiglio provinciale di Firenze Federico Tondi, Presidente della Commissione speciale Città metropolitana, interviene sulla ricaduta della Riforma Monti sugli enti locali: "O le Province si aboliscono definitivamente o si riorganizzano in modo serio. Con i provvedimenti del Governo Monti, invece, si realizzerà un grande caos organizzativo, una paralisi degli investimenti sul territorio ed un complessivo aumento dei costi".
Per Tondi "manca la riduzione del numero delle Province, così come restano tutti gli organi statali collegati alle Province (Prefetture, Camere di Commercio etc.), ma ciò che sconcerta di più sono i tempi di attuazione della riforma. Solo in una dittatura è pensabile cancellare un organo democratimente votato dai cittadini nel corso del suo mandato.
Sarebbe stato logico prevedere che la nuova normativa entrasse in vigore alla scadenza naturale del mandato. Invece, correndo dietro alla necessità di dare dimostrazione di efficienza e rapidità, si è creata una situazione di caos totale, per cui anche Province elette solo qualche mese fa, dovranno entro aprile del 2012 frettolosamente cedere deleghe alla Regione o ai Comuni su temi delicati quali gestione dei rifiuti, manutenzione delle strade e degli edifici scolastici. Ulteriore elemento di caos sarà determinato dalla gestione del personale attualmente in carico alle Province, smembato anch'esso fra Regione e Comuni.
Qui non si tratta di fare i sindacalisti di se stessi ma, con questo provvedimento, risulta evidente la strumentalità di una decisione-spot di chi chi non cosa vuol dire lavorare in un ente locale".
"Da parte nostra - conclude Tondi - lunedì 12 dicembre presenteremo una proposta seria di razionalizzazione dell'ente intermedio sotto forma di città metropolitana".