ALTA VELOCITA', "IL SEQUESTRO DELLA FRESA E' SOLO IL PRIMO INDIZIO"
Rifondazione comunista in Provincia: "Vicenda irresponsabile"
Il sequestro probatorio della fresa che dovrebbe scavare il tunnel Av sotto Firenze, motivato dalla necessità di verificare che scarichi industriali non siano riversati nelle fognature, "è solo il primo indizio in una vicenda irresponsabile e non trasparente che Rifondazione comunista continua e continuerà a denunciare".
La mancanza della predisposizione del piano per la comunicazione e informazione ai cittadini "sui lavori della Tav e sul mancato rispetto delle prescrizioni di tutela ambientali tra cui la mancanza di Via (valutazione impatto ambientale) sono fatti gravissimi".
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, in una domanda d'attualità chiedono di "sapere quali azioni la Giunta Provinciale sta predisponendo per garantire trasparenza e garanzie ai cittadini circa il rischio danneggiamenti degli immobili e sulla tutela della salute dei cittadini- rumore e polveri - soprattutto in prossimità delle zone di escavazione".
"L’arrivo della fresa che dovrebbe scavare il tunnel AV sotto Firenze è pronta per cominciare il proprio devastante lavoro. Il sequestro probatorio per verificare che scarichi industriali non siano riversati nelle fognature sono solo i primi indizi in una vicenda assolutamente e volutamente opaca: la mancanza di Via (valutazione impatto ambientale) sulla stazione ai Macelli, il mancato rispetto delle normative antisismiche per la stessa stazione, il mancato rispetto delle prescrizioni dell'Osservatorio Ambientale per la messa in opera di pozzi drenanti a Campo di Marte e alle Tre Pietre -dove alcuni mesi fa misteriose infiltrazioni di acqua allagavano continuamente il sottopasso che collega via R. Giuliani con via P. Fanfani - il fatto che si possa procedere solo trasformando magicamente, con un decreto ministeriale, i rifiuti speciali prodotti dalle terre di scavo, in terra pulita, è un fatto gravissimo e pericoloso.
Nel concreto si tratta di capire quali azioni la Regione, la Provincia e Comune di Firenze stanno predisponendo per garantire trasparenza e garanzie ai cittadini circa il rischio danneggiamenti degli immobili presenti nelle prossimità delle zone di escavazione e soprattutto sugli effetti collaterali che si avranno nelle zone abitate, come rumori e polveri, che sono già insopportabili per i lavori di preparazione.
Il fatto che si proceda a portare attraverso il centro abitato le terre di scavo e i materiali dei cantieri attraverso la città senza prevedere percorsi alternativi, anche dove sono materialmente e immediatamente percorribili come nel caso del rione Lippi, nella zona di Rifredi, dove invece di far ripercorrere i camion nel senso inverso da via delle Tre Pietre si fanno fare il giro dello stesso centro abitato ( Via Rigutini, via Fanfani) è sintomo di grave negligenza e superficialità.
Analogamente accade nel cantiere Belfiore-Macelli, dov'è prevista la nuova stazione Foster, dove vengono in essere gravi problematiche di inquinamento e di tipo logistico.
Evidenziato che a tutt’oggi non è stato predisposto alcun piano lineare e trasparente di comunicazione e informazione a i cittadini e che non risultano essere seguite neppure le prescrizioni della Valutazione d’impatto ambientale: dove sono i pozzi e le pompe previsti per limitare i danni alla falda, quale sarà la sorte degli ampi residui degli scavi e perchè nessuno rivela i dati sull'inquinamento appare opportuno e doveroso che l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza chiarisca in modo inequivocabile le azioni, gli atti e i comportamenti messi in essere sulla vicenda che riguarda le proprie responsabilità nel avere omesso il piano dell’informazione e comunicazione ai cittadini.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista esprimono la propria preoccupazione e protesta congiuntamente al Comitato No TAV di Firenze per la mancata informazione ai cittadini sui lavori già avviati nel nodo fiorentino dell’alta velocità, sull’avanzamento dei medesimi e sul mancato rispetto delle prescrizioni di tutela ambientale. Il sequestro probatorio per verificare che scarichi industriali non siano riversati nelle fognature sono solo i primi indizi in una vicenda irresponsabile e non trasparente che noi continueremo a denunciare. Pretendiamo che la Provincia di Firenze anche nei confronti di tutti gli enti e attori impegnati nella realizzazione dell’opera, ponga il massimo impegno affinché siano rispettati gli obblighi già approvati e sottoscritti in merito alla trasparenza, al monitoraggio, all’informazione per i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori nonché sul rispetto delle tutele ambientali.
Il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista, contraria da sempre alla realizzazione dalla TAV, e in specifico al sottoattraversamento di Firenze, chiede di sapere quali azioni la Giunta Provinciale sta predisponendo per garantire trasparenza e garanzie ai cittadini circa il rischio danneggiamenti degli immobili e sulla tutela della salute dei cittadini in prossimità delle zone di escavazione, con particolare attenzione al trasporto dei rifiuti speciali costituiti dalle terre di scavo e il conseguente aumento di rumori e polveri.
Infine chiediamo quando si procederà concretamente al corretto adempimento del Protocollo d’intesa tra Enti .per la sorveglianza, l’informazione e la comunicazione ai cittadini sui lavori di realizzazione del Nodo ferroviario di Firenze".