CHIESTO IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI NELLE CARCERI TURCHE
La vicenda di Tekin Tangun, Presidente dell’associazione Tayad
(19 marzo 2004) – Approvata dal Consiglio Provinciale con 18 voti a favore (la Casa delle libertà non ha partecipato al voto) una mozione della sesta commissione consiliare sull’arresto di Tekin Tangun, Presidente dell’associazione Tayad che si sta battendo in Turchia per il rispetto dei diritti umani nelle carceri del suo paese. La mozione invita il governo italiano ad esprimere la protesta del nostro paese al Governo turco ed a farsi interprete nelle sedi internazionali del pieno rispetto del diritto di ciascun uomo ad esprimere e manifestare le proprie opinioni.
Il Presidente della sesta commissione Gianni Panerai ha spiegato che Tangun è stato arrestato per le proprie idee. “Questo per noi è inconcepibile. Proponiamo quindi al Consiglio che la Provincia ne chieda al Governo turco l'immediata scarcerazione. Su questo, facciamo una questione di principio. Il diritto a manifestare liberamente le proprie idee deve essere riconosciuto a ciascun uomo”. Anche Targetti (Prc) ha raccontato che “Tekin Tangun è venuto anche a Firenze a quel convegno contro l'isolamento carcerario che si è tenuto nella nostra città sia in regione che in palazzo Vecchio, su tutta la questione dell'isolamento carcerario in Turchia, ma non solo in Turchia, e a cui ha dato una collaborazione sia il Comune di Firenze, sia la Regione Toscana, sia c'è stata anche una adesione della nostra Provincia con una mozione”. Bertini (FI) hachiesto maggiori riferimenti: “Mi aspettavo che ci fosse un riferimento preciso alla motivazione giuridica per cui, questo esponente è stato arrestato dalla Polizia, perché sulle persone e sulle idee non entriamo nel merito, perché siamo anche vicini alle tesi esposte dal consigliere Panerai per quanto riguarda la libertà di espressione e quant'altro. Sulle persone non mi sento di mettere assolutamente le mani sul fuoco per nessuno, visto anche le esperienze vissute in questi ultimi tempi in Italia, all'indomani dell'arresto, vorrei fare un esempio soltanto, del brigatista Morandi o presunto tale, qualcuno si spese con parole a favore di questa persona sull'onestà, e poi abbiamo scoperto di che panni si vestiva. Voglio conoscere la motivazione giuridica dell'arresto di questa persona”. Per Corsinovi (Udc) c’è la preoccupazione che non si possa esprimere una posizione sufficientemente precisa in mancanza di elementi di conoscenza, sui fatti. “Se ci si scandalizza di questo arresto, io personalmente conosco ben poco, non ho visto nemmeno gli articoli di giornale che parlano di questo argomento, il che mi fa ritenere che poi non sia un fatto che assume grande rilevanza in termini di rapporto con l'opinione pubblica. Il silenzio e il fatto che la stampa non se ne sia occupata, mi lasciano un po' perplesso”. Romei (Ds) ha ribadito che Tekin Tangun “si occupa dei diritti umani all'interno delle carceri della Turchia. L'azione che svolge questa associazione è quella di richiamare, oltre che a sostenere legalmente e anche umanamente i carcerati e anche le famiglie dei carcerati, è quella anche di richiamare l'attenzione internazionale sulla violazione dei diritti umani all'interno del carcere della Turchia”.