IL PRESEPE PER IL LAVORO A BARBIANA
L’iniziativa promossa dalla Fondazione don Milani e sostenuta dalla Provincia e da CGIL CISL e UIL Firenze, quest’anno è dedicata simbolicamente all’Electrolux
Quest’anno Gesù bambino nasce anche a Barbiana nell’officina dove don Milani formava i suoi ragazzi al lavoro. Il “Presepe per il lavoro” è un’iniziativa della Fondazione don Lorenzo Milani, presieduta da Michele Gesualdi, per dare un contributo alla più seria emergenza sociale di oggi: la disoccupazione.
Il Presepe, che dopo 44 anni rivive a Barbiana, è dedicato al lavoro: a quanti lo hanno perso, a quanti stanno lottando per non perderlo e a quanti lo cercano e non lo trovano.
La manifestazione è simbolicamente dedicata alla vertenza sindacale della fabbrica fiorentina Electrolux, da mesi in lotta per la difesa del posto di lavoro e non ancora del tutto conclusa.
“Questo Presepe è una denuncia verso la mancanza di lavoro – ha commentato il Presidente della Fondazione Michele Gesualdi – ma anche un segno di speranza. L’Italia non si salva se non si salvano gli italiani. La ricchezza va creata attraverso il lavoro”.
L’iniziativa è accolta e sostenuta dalla Provincia di Firenze e dalle tre confederazioni sindacali di Firenze CGIL CISL e UIL.
“Con le notizie divulgate da Confindustria che sottolineano un peggioramento della crisi, l’iniziativa di Barbiana serve a rimarcare il problema - ha dichiarato Mauro Fuso, Segretario Generale CGIL di Firenze – la nostra adesione fa parte di un percorso convinto e attuale”. “Nel momento importante e tragico che sta vivendo il nostro Paese è ancora più fondamentale mettere al centro dell’attenzione il lavoro come forma di dignità di vita - ha dichiarato Arturo Papini della Segreteria di UIL Firenze – perchè con la disoccupazione e la precarietà i giovani non avranno mai la sicurezza per costruirsi un futuro”.
“La Fondazione don Milani mantiene viva la memoria di un personaggio che è riuscito a coniugare istruzione e lavoro – ha commentato Roberto Pistonina, Segretario Generale CISL di Firenze – e collegare i livelli formativi dei giovani al mercato del lavoro è una tematica ancora oggi attuale. Per noi sposare questa iniziativa è quindi un richiamo dei valori di questi intenti”.
Nell’atipico presepe barbianese le tradizionali figure sono sostituite da figure impegnate nel lavoro. Dalla capannuccia si diffonde una grande luce, quella evangelica, che illumina l’officina. L’ingresso al presepe è costituito da una mostra fotografica che riporta frasi significative a difesa del lavoro e della sua dignità, pronunciate da protagonisti della nostra storia: don Lorenzo Milani, Giorgio La Pira, personaggi laici come Di Vittorio, Pastore e Viglianesi primi segretari generali rispettivamente di CGIL CISL UIL, nonché uomini di Stato come i Presidenti della Repubblica Einaudi, Pertini e Napolitano. Completano l’esposizione stralci di Encicliche papali che hanno tracciato la dottrina sociale della Chiesa e alcune parabole evangeliche.
Messaggi di denuncia e di speranza che si mescolano a foto con volti, sguardi che sottolineano la sofferenza e testimoniano quanto sia difficile la strada del diritto al lavoro per tutti.
Il presepe sarà inaugurato il giorno 18 dicembre a Barbiana alle ore 11,00 con interventi di: Michele Gesualdi, Presidente della Fondazione, Mauro Fuso, Roberto Pistonina e Vito Marchiani, Segretari Generali di CGIL CISL e UI L di Firenze. Conclude Frate Antonello Ferretti di Sassuolo (Modena) che con i suoi giovani ha realizzato il cuore del presepe con un vero e proprio percorso educativo.
Presenti all’inaugurazione di domenica anche il Sindaco di Vicchio, Roberto Izzo, il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, e il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Il presepe rimarrà aperto fino al 30 aprile 2012 e si concluderà con un convegno nazionale sul lavoro.
L’appuntamento si riproporrà ogni anno con un diverso tema sociale d’attualità. Il prossimo anno sarà dedicato alla selezione scolastica che continua a colpire i figli dei più deboli. La mostra fotografica del Natale 2012 sarà incentrata sull’emarginazione sociale e intitolata ai ragazzi senegalesi uccisi a Firenze il 13 dicembre.