LAVORO, CATEGORIE PROTETTE IN PROVINCIA
Il gruppo di Rifondazione comunista chiede alla Giunta il punto della situazione
Rispetto della normativa relativa alle assunzioni di personale da liste di categorie protette nella Provincia di Firenze, negli Enti e Società partecipate. I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato un'interrogazione sul tema. Di seguito il testo.
"Premesso che nella legge (Legge 12 marzo 1999, n. 68) che prevede le 'Norme per il diritto al lavoro dei disabili' sono previste 'Assunzioni obbligatorie. Quote di riserva';
visto l’art.3 comma 1 che afferma: “I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 nella seguente misura:
*a) sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti;
*b) due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
*c) un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti
Verificato che la Provincia di Firenze , nonché le aziende e società controllate e/o partecipate, dovrebbero avere l’obiettivo di raggiungere la quota prevista di assunzioni
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire:
quale sia la situazione e la quota delle assunzioni di categorie protette nell’attuale organico della Provincia di Firenze, nonché delle aziende controllate e/o partecipate;
quante siano numericamente le figure dei dipendenti provinciali coperto da personale appartenente alle categorie protette e quale sia la loro collocazione all’interno dell’organigramma della Provincia di Firenze;
quali siano le modalità di selezione e reperimento del personale appartenente alle categorie protette;
quale strategie sono attualmente messe in atto per rendere effettivamente possibile l’inserimento delle persone appartenenti alle categorie protette nei luoghi di lavoro;
e la Provincia di Firenze e le aziende controllate e/o partecipate siano state sanzionate negli ultimi due anni per inadempienza alle norme previste dalla suddetta legge e, in caso affermativo, quale sia la natura e l’entità delle penali commisurate".