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UNA SCIARPA AZZURRA PER LA DONNA PICCHIATA IN PIAZZA TAHRIR

Ericha Franchi e Carla Cavaciocchi (Pdl) richiamano l'attenzione su di lei intervenendo in Consiglio provinciale ricordando Samb Moud e Diop Mor"

Intervendo nella seduta dell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi dedicata ai senegalesi uccisi a Firenze la scorsa settimana, le consigliere del Pdl Erica Franchi e Carla Cavaciocchi si sono presentate con una sciarpa azzurra per ricordare e richiamare attenzione su una ragazza selvaggiamente picchiata in piazza Tahrir al Cairo. "Questa sciarpa azzurra che indossiamo al collo in questo giorno di commemorazione e ricordo di un atto efferato - ha spiegato Franchi - è il simbolo che rievoca, in questa sede istituzionale, in questo momento solenne, un altro atto di violenza feroce consumato nella piazza simbolo della nuova primavera egiziana, al Cairo, contro una donna. Quella violenza perpetrata contro tante donne su cui, in molti paesi, si riversano quotidianamente retaggi medievali che ne ostacolano la strada verso l’emancipazione e la libertà. Con la stessa partecipazione con cui abbiamo vissuto quella violenza, siamo qui oggi a ricordare ed a piangere Samb Modou e Diop Mor vittime inermi di un gesto di follia, di una mente sconvolta dal fanatismo politico e nutrita dall’integralismo ideologico. Piangiamo Samb e Diop vittime di un atto che affonda le sue radici nella xenofobia e nel razzismo e ci stringiamo nel cordoglio alla pacifica comunità senegalese che da molti anni abita, vive, lavora fra noi, con noi".

Di seguito il resto del testo letto da Erica Franchi:

"Questo cordoglio è stato condiviso anche dal Segretario del nostro partito, l’onorevole Alfano, che ha voluto partecipare al lutto ed onorare la comunità senegalese e la memoria di Modou e Mor proprio nell’apertura della nostra cena natalizia. Segno della sensibilità della nostra comunità politica ed umana toccata nel profondo da questo folle atto omicida.
Proprio perché così profondamente colpiti vogliamo che questo momento di ricordo non si trasformi in un mero esercizio di pelosa solidarietà, ma costituisca un passo, per quanto doloroso, verso il riconoscimento della necessità di procedere sulla strada della convivenza nel rispetto delle leggi, rispetto che rappresenta l’unico mezzo atto a garantire la coesistenza all’interno dello stato italiano.
Quella coesistenza che viene minata dalle liste di proscrizione che proliferano nella rete, la quale, da strumento di libertà, diviene, suo malgrado, veicolo di trasmissione e di infezione per deliranti attacchi che potrebbero guidare, domani, le mani di altri esaltati.
Che il sito si chiami Stormfront piuttosto che Iononstoconoriana, che gli attaccati siano un assessore regionale o più semplici consiglieri provinciali di opposizione, il loro contenuto, intriso di minacce, di disinformazione, di odio etnico e culturale, non muta la sostanza del fatto: l’attacco alla libertà ed alla ragione, l’istigazione all’odio, la trasformazione del confronto, rivolto alla faticosa ricerca del luogo della convivenza, nell'incitamento alla distruzione dell’altro che da soggetto con cui interloquire, viene trasformato nel nemico da distruggere.
Diop Mor e Samb Modou sono, oggi, il simbolo di questa logica perversa, scientemente perseguita da fanatici, xenofobi e razzisti che trasformano il diverso in nemico, la ragione in prevaricazione, il dialogo che da spazio alle voci, nell’omicidio che quelle voci mette a tacere armando la mano di un folle.
Siamo e rimaniamo contro ogni illegalità.
Siamo e rimaniamo contro un concetto di cittadinanza supermarket.
Siamo e rimaniamo per un concetto di Patria, terra dei padri.
Ma non per questo, anzi proprio per questo, senza strumentalizzazioni, senza secondi fini, consideriamo questi ragazzi, nel profondo dei nostri cuori, nostri fratelli, nostri figli. Per loro piangiamo".

22/12/2011 15.13
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze