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RICHARD GINORI, "LAVORATORI SENZA STIPENDIO DI DICEMBRE: CHE VERGOGNA"
Calò (Rifondazione comunista): "Indagare le vere ragioni del comportamento della proprietà"

485 lavoratori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino non hanno ancora percepito lo stipendio di dicembre. "Si tratta di un fatto grave e inaccettabile sul piano dei diritti anche a fronte di una crisi economica devastante che sta colpendo principalmente lavoratori precari - spiega Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione comunista nel Consiglio provinciale di Firenze - Tutto ancora rimane avvolto in un clima opaco e torbido, del quale tutte le Amministrazioni Locali a partire dalla Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Sesto Fiorentino, non possono non coglierne la pericolosità e indagarne le vere ragioni rimuovendo senza alcun indugio tutti quei profili di scarsa responsabilità sociale". Dietro, sempre il solito problema di difficoltà di accesso alla aliquidità "oppure c’è una scarsa attendibilità e autorevolezza di Richard Ginori? Perché la proprietà più lavora è più perde?". Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori chiede alla Provincia di Firenze "di intervenire e rimuovere tutti quei comportamenti aziendali che continuano a giocare sulla pelle dei lavoratori". I consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato a riguardo una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Nessuno giochi sulla pelle dei lavoratori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino:485 lavoratori non hanno ancora percepito lo stipendio di dicembre.
Si tratta di un fatto grave e inaccettabile sul piano dei diritti anche a fronte di una crisi economica devastante che sta colpendo principalmente lavoratori, precari e pensionati e di una manovra recessiva e antipopolare annunciata dal governo Monti.

Già il 7 di dicembre Rifondazione Comunista era intervenuta segnalando alla Provincia di Firenze il comportamento irresponsabile tenuto dai vertici aziendali, invitando l’istituzione a scongiurare un esito gestionale che sta continuando a penalizzare i lavoratori e rischia di pregiudicare il futuro di tanti posti di lavoro nel preciso momento in cui l'azienda recupera competitività sui mercati.
Quello dello stabilimento sestese è uno scenario complesso è poco chiaro poiché la proprietà in un incontro con la RSU in Confindustria avvenuto il 6 dicembre si era vantata di un sensibile incremento del fatturato e ad un MOL positivo sul 2012, di un aumento della penetrazione sui mercati esteri, di un sostanzioso miglioramento della produttività interna, a fronte di un problema di natura finanziaria.
Allora cosa è successo, c’è dietro sempre il solito problema di difficoltà di accesso al credito e la crisi di liquidità oppure c’è una scarsa attendibilità e autorevolezza di Richard Ginori, sia sul piano delle relazioni sindacali che su quelle industriali?
Inquietante è il fatto che nonostante siano stati assunti 35 lavoratori a tempo determinato, che il lavoro sia stato organizzato su tre turni, che ad agosto la fabbrica non abbia chiuso continuando l’attività e intensificando i ritmi di lavoro, la produttività è calata.
E da una lettura attenta dei bilanci aziendali si evince che la proprietà più lavora e più perde in termini economici.
Questo a dimostrazione di uno scarso profilo manageriale.
Qualcuno si interroghi perché il pool di banche (Monte de Paschi di Siena, Intesa S. Paolo, UniCredit e Fidi) non concedono credito alla Ginori.
Tutto ancora rimane avvolto in un clima opaco e torbido, del quale tutte le Amministrazioni Locali a partire dalla Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Sesto Fiorentino non possono coglierne la pericolosità e indagarne le vere ragioni rimuovendo senza alcun indugio tutti quei profili di scarsa responsabilità sociale.
In questa situazione il nostro territorio, segnalano le organizzazioni sindacali “…. è sul punto di perdere un marchio affermato e competitivo ma soprattutto il simbolo della storia industriale di Sesto Fiorentino e una grande risorsa che dà lavoro a 485 lavoratori più l’indotto….”.
Sarebbe da irresponsabili lasciare l’Azienda e i Lavoratori a se stessi. Tutti devono fare l’impossibile. La Rsu e le organizzazioni sindacali lanciano un nuovo appello a tutti i soggetti impegnati in questa vicenda (Azienda, Istituzioni, Organizzazioni datoriali, Sistema del credito) affinché si faccia un comune sforzo e si evitino esiti che possano portare la Richard Ginori in liquidazione.
Contestualmente al nuovo appello lanciato dalla RSU apprendiamo che della vicenda è stato interessato il Prefetto di Firenze mentre la Regione Toscana e FIDI continuano a latitare con il bene placido del Comune di Sesto Fiorentino che non si fa promotore di alcuna iniziativa. Perché non è stato convocato il tavolo istituzionale? Perché della vicenda non è stata interessata la Confindustria? Perché a fronte di uno scippo dei salari nessuno interviene con prontezza e autorevolezza?
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori della Richard Ginori a difesa dei diritti , nell’accogliere l’appello rivolto dai sindacati alle istituzioni affinché nessuno giochi sulla pelle dei lavoratori chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto di grave sta avvenendo nello stabilimento, per quali motivi non è stato attivato il tavolo inter-istituzionale e la proprietà non stia pagando gli oneri contrattuali ai lavoratori.
Altresì chiediamo di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze per quanto di sua competenza nei confronti della proprietà e dall’Associazione datoriale affinché si recuperi un profilo alto di responsabilità sociale oltre che sul piano gestionale anche su quello che riguarda le relazioni fra le parti.
Infine chiediamo di sapere cosa le Amministrazioni Locali ( Comune di Sesto Fiorentino, Provincia di Firenze, Regione Toscana) per rispondere alla richiesta di intervento dei sindacati al fine di salvaguardare le attività produttive, il lavoro, l’occupazione e tutelare i diritti".

30/12/2011 10.41
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze