COMIL MUGELLO, "CINQUE LICENZIAMENTI"
Rifondazione comunista segnala la vicenda
"Nel silenzio assordante" dei Comuni del Mugello, Publiambiente Spa e Comil "licenziano 5 lavoratori- dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Un'operazione grave e preoccupante, che in nome dei profitti e della riduzione dei costi, viene compiuta sulla pelle dei lavoratori". Immediata la risposta degli operatori con un primo sciopero. Rifondazione Comunista "nell'esprimere piena solidarietà ai 5 lavoratori denuncia l'ennesima violazione dei diritti ai danni dei lavoratori degli appalti. Sulla sconcertante vicenda le amministrazioni pubbliche devono subito recuperare un profilo di responsabilità sociale annullando i licenziamenti". Presentata in Provincia un'interrogazione urgente. Di seguito il testo.
"La gara per l'affidamento del servizio di raccolta porta a porta della carta nei comuni del Mugello (gestita fino ad ora dal Consorzio di cooperative sociali Comunico) è scaduta lo scorso 6 dicembre.
Più volte negli anni passati erano emerse problematiche legate alle condizioni di lavoro, di sicurezza, di remunerazione (ben al di sotto di quella dei dipendenti diretti di Publiambiente facenti le stesse mansioni) e di scontro sindacale riguardanti i lavoratori di una delle cooperative facenti parte del consorzio, la cooperativa COMIL.
La nuova gara predisposta da Publiambiente per il nuovo affidamento non prometteva niente di buono per il futuro e anzi, per alcuni aspetti, faceva presagire un peggioramento delle condizioni facendo gravare risparmi e razionalizzazioni tutte sulle spalle dei lavoratori delle cooperative.
Stupisce che Publiambiente s.p.a. che è una società del gruppo Publiservizi interamente a partecipazione pubblica, quindi presumibilmente con sensibilità e attenzioni politiche e sociali maggiori rispetto a imprese private, non abbia preventivamente avvertito la necessità di prefigurare e riorganizzare il servizio a tutela e salvaguardia dell'occupazione. E così in uno scenario di bassa responsabilità sociale è avvenuto l'avviso di licenziamento per 5 dei 9 operatori della cooperativa COMIL che attraverso la solita “procura” si sono trovati improvvisamente senza lavoro.
Una operazione sporca avvenuta senza mezzi termini sulla pelle dei lavoratori che in modo legittimo e condivisibile appieno, immediatamente nella mattinata del 30 dicembre hanno effettuato un primo sciopero come risposta urgente alla violazione dei diritti subita.
Publiambiente Spa e COMIL, attraverso la solita promiscua corresponsabilità hanno cancellato con la loro modalità gestionale un pezzo occupazionale. I due soggetti mescolando i ruoli di vittime e carnefici hanno, in nome del contenimento e della razionalizzazione scaricato i costi di questa operazione sul lavoro dipendente divenuto la vera vittima sacrificale di logiche di mercato.
Assordante è il silenzio delle amministrazioni comunali che hanno ignorato quanto l'azienda a partecipazione pubblica compiva sul versante del lavoro e dell'occupazione, avallando il nuovo bando di gara solo considerando l'aspetto relativo ai risparmi e al minor costo del servizio.
Un servizio che viene svolto da operatori che lavorano già a regime di bassi salari e ai minimi dei diritti.
Gli scriventi consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista, nell'esprimere piena solidarietà ai lavoratori licenziati da COMIL e nel dichiarare il proprio impegno politico e istituzionale a contrasto dei licenziamenti “senza giusta causa” e dei soprusi perpetrati a danno degli operatori, nel richiamare le amministrazioni comunali a difendere il lavoro e l'occupazione, anche e soprattutto nelle aziende da esse partecipate, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all'assessore competente di riferire sulla vicenda dei licenziamenti COMIL/Publiambiente Spa e sulle modalità seguite dalla gestione nel mettere in essere procedure di espulsione dalle attività. Altresì chiediamo di sapere quali interventi la Provincia di Firenze ha intenzione di attivare a sostegno e tutela dell'occupazione e del lavoro sul versante dei servizi in appalto gestiti da Publiambiente Spa e se è intenzione dell'Amministrazione provinciale, unitamente ai Comuni del Mugello, intervenire a contrasto di detta decisione. Infine chiediamo di essere informati sugli ammortizzatori sociali attivabili a difesa e a sostegno dei 5 lavoratori ingiustamente licenziati".