TRENI "FREDDI" A FIGLINE VALDARNO
Reclami dei pendolari. Rifondazione comunista ne chiede la tutela
Nuovi reclami da parte dei pendolari del Valdarno fiorentino. Riguardano le condizioni in cui versa l’organizzazione delle tratte e soprattutto le infrastrutture di servizio. La sala d’attesa della Stazione di Figline Valdarno, segnalano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "lasciata al freddo e il sovraffollamento nei convogli. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze e ai Comuni del Valdarno Fiorentino di tutelare i pendolari sul diritto alla mobilità e per un servizio ferroviario più decente in termini di frequenza, puntualità, sicurezza, comfort e costi tariffari". Presentata una domanda di attualità. Di seguito il testo.
"Nuovi reclami da parte dei pendolari del Valdarno fiorentino e riguardano le condizioni in cui versa l’organizzazione delle tratte e soprattutto le infrastrutture di servizio.
Gli esposti presentati alla Regione Toscana riguardano : “….il primo reclamo interessa la stazione di Figline dove il 29 dicembre la sala d'attesa è rimasta al freddo, con l'impianto di riscaldamento spento nonostante le temperature abbondantemente sotto lo zero….”. “…l'altro reclamo è relativo invece alla necessità di declassare, almeno nella tratta valdarnese, le vetture di prima classe dei treni fra Firenze e Foligno e i convogli Firenze-Roma …”, questo perché è inaccettabile che decine di pendolari vengano allontanati da carrozze di prima classe che rimangono semivuote al solo scopo di tenere posti liberi per pochi viaggiatori, quando i treni sono in generale sovraffollati.
Argomenti non nuovi che riguardano le condizioni di viaggio di migliaia di pendolari in una tratta dove Trenitalia gestisce i servizi con superficialità e pressappochismo, dove continuamente emergono disagi e criticità legate al sovraffollamento , mancanza di confort e decoro, scarsa sicurezza e disparità di trattamento dei “clienti”.
Non brilla neppure l’impegno delle Amministrazioni Locali – Comuni Valdarno del Valdarno F.no e Provincia di Firenze - che non incalzano adeguatamente né l’ente gestore né la Regione Toscana a garantire un servizio ferroviario adeguato ai bisogni dei cittadini e dunque come vediamo continua a succedere tutto e di più.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista alla luce di questi nuovi disservizi accaduti nelle linee ferroviarie del Valdarno Fiorentino nel sostenere le azioni di protesta dei pendolari e del Comitato che rivendicano il diritto ad una mobilità e a un servizio efficiente, confortevole, puntuale, sicuro ed economicamente sostenibile, nel ritenere grave e inaccettabile quanto di nuovo segnalato chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sui nuovi episodi segnalati guasti negli impianti di riscaldamento nella sala di attesa della stazione figlinese e sul sovraffollamento.
Altresì chiediamo di sapere quali sono state le azioni fatte nei confronti di RFI e Trenitalia per migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari del Valdarno F.no alla luce delle ultime segnalazioni che evidenziano carenze di risposte in materia di organizzazione delle tratte.
Infine chiediamo di sapere quali altre iniziative ha attivato la Provincia di Firenze per difendere e qualificare il sistema della mobilità locale su ferro, salvaguardando i pendolari proprio sul piano dei diritti, dei prezzi e tariffe e soprattutto per esigere condizioni di viaggio più decenti in termini di frequenza, puntualità, sicurezza e comfort".