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UNA SCALA AVVENIRISTICA PER ENTRARE NEL MONDO DELLA MATEMATICA
Si inaugura il Giardino di Archimede a San Bartolo a Cintoia

Viene inaugurato alle 17 di domani, venerdì 26 marzo, in via S. Bartolo a Cintoia 19a, il “Giardino di Archimede”, primo museo del mondo dedicato completamente alla matematica e alle sue applicazioni.
E’ una scala particolarissima, per concezione e per pregio architettonico, progettata dall’architetto Alessandro Bini, a condurre nella sede del museo, ricavato all’ultimo piano dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo”, appositamente restaurato dalla Provincia di Firenze con una spesa di circa 400mila euro. “Un’opera molto bella – spiega l’assessore provinciale Alberto Di Cintio – che sottolinea l’impegno della Provincia per un salto di qualità anche culturale negli interventi sul patrimonio edilizio”.
Oltre alla scala sono stati fatti interventi finalizzati ad adeguare alla nuova destinazione i locali ex scolastici, realizzando un nuovo accesso, un ascensore, nuovi servizi ed impianti.
Il Museo della Matematica sarà aperto al pubblico a partire dal 14 aprile, con orario 9-13 dal lunedì al venerdì e 15-19 la domenica.

Data la collocazione del Museo della Matematica nell’area di San Bartolo a Cintoia, nelle vicinanze della Strada di Grande Comunicazione Firenze-Livorno, che scorre tangenzialmente all’edificio, si è pensato di costruire un ingresso che fosse ben visibile da questa.
L’intenzione è stata quella di catturare l’attenzione di chi passa per quel tratto stradale allo scopo di mettere in risalto questo nuovo museo, per pubblicizzarne la presenza, che oltre alle ragioni funzionali avesse la caratteristica di essere originale e particolarmente intrigante.
E’ stata cosi concepito un ingresso composto da tutti gli elementi indispensabili alla sua agibilità e da una sistemazione a piazza con giardinetto e zona limitrofa adibita a parcheggio tuttora in via di costruzione.
L’originalità consiste nell’aver aggregato alle rampe della scala di accesso, un ascensore ed un ballatoio al piano secondo sostenuto da pilastri, che si contrappongono all’edificio come elemento monumentale, che si scosta stilisticamente dal prefabbricato, per marcare la differenza temporale dei due manufatti.
La scala in acciaio è sostenuta da due grandi pilastri diagonali sempre in acciaio con basamenti in cemento ed ha due tipi di rampe che la distinguono: la prima serve il piano primo come via di esodo in caso di incendio che attraverso una passerella penetra nell’edificio; la seconda è la scala vera e propria di accesso al museo, è leggermente arcuata radialmente all’ascensore ed è poggiata su travi ancorate ai due pilastri.
La caratteristica particolare che distingue la scala è che nella prima parte, all’interno della trave in acciaio, sono alloggiate le prime tre rampe cosi da dare l’impressione di una linearità dell’insieme culminante nel ripiano intermedio a forma di scafo. Da questo prosegue un’altra rampa che attraverso una passerella arriva al ballatoio di accesso al Museo. La passerella superiore è irrigidita da quattro tiranti in acciaio ai pilastri diagonali che sorreggono la scala.
Il corpo dell’ascensore che marca la radialità della disposizione di tutti gli elementi è in cemento di forma cilindrica ed è tangente alle passerelle del piano primo e connesso al ballatoio al piano secondo.
Per finire sia l’ascensore che il ballatoio sono coperti con strutture in acciaio e policarbonato.
Si pensa ora di eseguire un piano di colore per l’intero edificio scolastico che integri anche il complesso della scala.

25/03/2004 16.41
Provincia di Firenze