HomeMANGANI SRL CALENZANO, "RISCHI PRECARIZZAZIONE?"
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista interviene sulla vertenza
Tavolo di crisi per la Mangani Srl, "una nota azienda di Calenzano che produce artigianalmente oggetti di arredamento in ceramica". Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista "aumenta la precarizzazione occupazionale per i 32 lavoratori interessati da tempo da una cassa integrazione straordinaria che scadrà il 15 marzo 2012". La proprietà sarebbe "incapace di avviare una strategia di rilancio e di riposizionamento nel mercato" e "in fase di ultimazione delle ultime commesse ha manifestato la volontà di mettere i lavoratori in cassa integrazione a zero ore". Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori e alla Rsu impegnati in una difficile e complessa vertenza e "richiama le Amministrazioni Locali, Provincia di Firenze, Comune di Calenzano e Regione Toscana ad attivare tutti gli strumenti di tutela e sostegno all’occupazione, al lavoro e ai salari pretendendo il massimo della responsabilità sociale da parte della proprietà". Presentata in Provincia una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Si è aperto il tavolo di crisi per Mangani Srl, una nota azienda di Calenzano che produce artigianalmente oggetti di arredamento in ceramica (dall’antiquariato al design). La Mangani Srl vive da tempo una crisi di mercato, e i 32 lavoratori che vi operano sono interessati da tempo da una cassa integrazione straordinaria che scadrà il 15 marzo 2012. Purtroppo la progressiva diminuzione delle commesse si è nel tempo consolidata e l’assenza di una strategia di rilancio e di riposizionamento nel mercato hanno portato lo stabilimento ad esaurire tutti gli ordinativi avviando un pericoloso processo di precarizzazione occupazionale.
Per trovare una soluzione al dramma della Mangani si è insediato il tavolo di crisi della provincia di Firenze al quale hanno partecipato la RSU, la Filctem CGIL , la proprietà , il Comune di Calenzano e la Regione Toscana. Al tavolo istituzionale è stato messo a fuco l’attuale situazione la proprietà “….o l'aziende trova nuovi sbocchi di mercato o persegue la strada della liquidazione controllata e in questo caso potrebbero scattare gli ammortizzatori sociali per i dipendenti. Ma per far questo occorre che il nodo venga sciolto entro poche settimane, ovvero prima della scadenza della CIGS al fine di provvedere all'apertura della procedura di mobilità assistita. Nel frattempo l'azienda ha chiesto di poter concludere la produzione prevista dagli ultimi ordinativi utilizzando la cassa integrazione a zero ore…”.
In una situazione dove il tempo non gioca a favore dei lavoratori e a fronte di una crisi economica che continua a massacrare il lavoro e l’occupazione le Istituzione sono chiamate ad attivare estendere e generalizzare tutti gli strumenti di sostegno, anche perché se la soluzione prospettata dai vertici della Mangani è solo quella di utilizzare gli ammortizzatori sociali non avviando una seria politica di rilancio, sviluppo e riposizionamento nel mercato a pagare questa crisi saranno solo i 32 lavoratori.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere a pieno la solidarietà ai lavoratori della Mangani di Calenzano e nel richiamare tutte le Amministrazioni Locali a mantenere alto il livello di attenzione e di iniziativa a sostegno della difficile vertenza occupazionale sostenuta dalla RSU e dalla Filctem CGIL chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo alla Mangani sul versante della lavoro, dell’occupazione, delle attività produttive e degli strumenti di sostegno.
Altresì chiediamo di sapere gli sviluppi che la vertenza ha avuto al tavolo di crisi soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e gli impegni che la proprietà si sta assumendo nei confronti dei 32 lavoratori.
Infine chiediamo alla Provincia di Firenze cosa intende fare con le altre Amministrazioni Locali (Comune di Calenzano, Regione Toscana) per sostenere i lavoratori della Mangani sul versante occupazionale e salariale".
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze