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SCUOLA, CALO': "ECCO IL DIMENSIONAMENTO NELLA PROVINCIA DI FIRENZE"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista parlano di "inasprimento immotivato e dannoso"

La Regione Toscana predispone il Piano di dimensionamento scolastico: per Rifondazione comunista "oltre un centinaio i posti di lavoro a rischio nonché la tenuta del sistema scolastico territoriale". Colpiti maggiormente dal provvedimento regionale il Valdarno Fiorentino, Campi Bisenzio, Vinci, Sesto Fiorentino e Mugello. Per i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi si tratta di un "inasprimento immotivato e dannoso della logica dei tagli e degli accorpamenti voluti dalla Gelmini una modalità notarile, burocratica e ipertecnicista che non valuta la ricaduta sui servizi, i disagi per gli alunni e le famiglie e la perdita dei posti di lavoro". La Provincia di Firenze "sostenga la richiesta dei sindacati della scuola a ripensare il piano regionale prima dell’approvazione". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Sta per essere approvato il Piano di dimensionamento scolastico voluto dalla Regione Toscana con gli accorpamenti delle scuole, previsti già a livello ministeriale ma moltiplicati a livello regionale, per l'anno scolastico 2012/13. Un piano che registra il dissenso dei sindacati confederali e autonomi. Il Nuovo piano regionale rischia di proseguire la logica dei tagli agli organici, spazi e aule, tanto da accentuare i fenomeni di sovraffollamento, correlati ai problemi di sicurezza e di mantenimento della qualità dell’offerta formativa.
A quel che è dato sapere nel piano si inaspriscono i processi di razionalizzazione e riduzione di 24 scuole regionali, ed è Firenze la provincia che ha subito e subirà il maggior taglio, se questo piano regionale sarà approvato, per un totale di 15 scuole in meno nel giro di due anni a partire da settembre 2012.
Dobbiamo impedire che gli uffici regionali che stanno predisponendo il piano si muovano in modo notarile, burocratico e ipertecnicista senza che qualcuno valuti la ricaduta sui servizi, i disagi per gli alunni e le famiglie e la perdita dei posti di lavoro.
Se dovessero prevalere scelte che si muovono solo sulla riduzioni dei costi delle compatibilità economiche e dei risparmi la Regione Toscana e quegli Enti che accettano tale modalità finirebbero per fare peggio della ex Ministra Gelmini. Poiché il settore scolastico e dell’istruzione è già stato duramente provato dalle politiche scellerate del governo di centro destra.
Rifondazione Comunista conviene con quanto, i sindacati della scuola hanno già richiesto, un ripensamento del piano regionale prima dell'approvazione, e l'accoglimento delle deroghe proposte al Piano stesso.
Una corsa contro il tempo poiché il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2012-13 prevede per legge la presentazione entro il 31 gennaio.
Oltre ad un centinaio di posti di lavoro che saranno tagliati tra dirigenti amministrativi e bidelli quello che è a rischio è la tenuta e l’uniformità dei servizi dati nelle aree territoriali.
Gli accorpamenti tra più scuole saranno difficilmente gestibili poco efficaci e sperequanti, poiché non terranno conto delle caratteristiche dei territori, complicando gli accessi, le percorrenze la già difficile mobilità e viabilità scolastica.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel condividere le richieste dei sindacati della scuola a ripensare la logica dei tagli e dei ridimensionamenti previsti dal nuovo piano regionale che porterebbe alla perdita di numerosi istituti scolastici e la conseguente perdita di spazi classi e aule nonché di posti di lavoro chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire sul piano di ridimensionamento scolastico, sugli effetti che il medesimo crea nei territori in termini di mantenimento dell’offerta educativa, scuole e aule, sul sovraffollamento conseguente e sulla tenuta del sistema di sicurezza e sugli organici.
Altresì chiediamo essere informati se ad essere maggiormente colpiti dal provvedimento Regionale saranno i territori del Valdarno Fiorentino, Campi Bisenzio, Vinci , Sesto Fiorentino e Mugello.
Inoltre chiediamo di sapere se sono stati previsti studi o ricognizioni sulla tenuta ed equità del sistema in termini di accessibilità, tempi di percorrenza, uniformità territoriale.
Infine chiediamo un elenco dettagliato degli accorpamenti e/o tagli e se l’Amministrazione Provinciale intende adoperarsi ad un ripensamento del piano Regionale come richiesto dai sindacati al fine di tutelare il diritto all’istruzione e alla piena occupazione".

23/01/2012 12.03
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze