CONSORZIO DI BONIFICA DELLA TOSCANA CENTRALE E TASSE PER SPESE ACCESSORIE
Interrogazione dei consiglieri provinciali del Pdl Ciampolini, Baldini e Franchi
Consorzio di Bonifica della Toscana centrale. Tre enti per una sola funzione. Sul Consorzio intervengono i consiglieri provinciali del Pdl Filippo Ciampolini, Samuele Baldini ed Erica Franchi chiedono alla Provincia di Firenze di sapere "a quale titolo viene addebitata agli utenti la spesa accessoria diversamente denominata (spese di notifica, compenso esattoriale, servizio riscossione) che compare nella cartella esattoriale, sia per l’ anno 2010 che per l’anno 2011, unitamente alla quota consortile che l’Agenzia delle Entrate esige per conto del Consorzio di Bonifica". Dettagliati in un'interrogazione tutti gli aspetti della vicenda. Di seguito il testo del documento.
"I sottoscritti Consiglieri provinciali dato atto che il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale, la cui attività mira alla difesa del suolo e alla tutela dell'ambiente del territorio per la Toscana Centrale, si avvale di Equitalia quale agente di riscossione, al fine di trasmettere e riscuotere, per conto del Consorzio stesso, le quote spettanti per la manutenzione delle opere idrauliche nei comprensori di bonifica;
Preso atto che dall’esame di una cartella esattoriale tipo, dove viene riportata la quota consortile, risultano adebitate anche le “spese di notifica”, rettificate per l’anno 2010 come “compenso esattoriale”, e ridefinite nel 2011 come “servizio riscossione”;
Considerato che, oltre a sembrare sproporzionata la quota addebitata agli utenti per il servizio che rende il Consorzio, a cui si aggiunge una spesa accessoria diversamente denominata (spese di notifica, compenso esattoriale, servizio riscossione) che non giustifica né l’attività del Consorzio, né tanto meno quella dell’Agenzia dell’Entrate, la quale provvede alla consegna delle cartelle per mezzo della posta ordinaria avente un costo di gran lungo inferiore rispetto alle spese aggiuntive riportate nella cartella;
Preso atto che la Regione Toscana è intervenuta in tema di bonifica con due atti legislativi fondamentali, la L.R.T. 83/1977 e la L.R.T. 5 maggio 1994, n° 34, che sostituisce la precedente;
Rilevato che nella legge L.R.T.n.34 vengono chiariti i ruoli dei diversi soggetti coinvolti nelle attività di bonifica e stabilita la struttura organizzativa e di autogoverno dei consorzi, e che in particolare viene stabilito che le funzioni amministrative di competenza regionale in tema di bonifica sono esercitate dalle Province, ivi comprese le funzioni di vigilanza e controllo sui Consorzi di bonifica (art. 11);
Dato atto del momento di grave situazione economica e finanziaria del Paese, in cui tutte le istituzioni sono chiamate a farsi carico dell’equilibrio dei conti pubblici, allo scopo di avviare un profondo processo di riordino istituzionale parallelamente ad un percorso di riduzione degli sprechi nella spesa pubblica;
Considerato che l’attività amministrativa svolta dal Consorzio di Bonifica tramite l’Equitalia potrebbe essere svolta direttamente dalla Provincia, senza aggiunta di spese accessorie come invece risulta nella cartella esattoriale distribuita dall’Agenzia dell’Entrate;
Per quanto sopra esposto,
interrogano il Presidente della Giunta per sapere:
1. A quale titolo viene addebitata agli utenti la spesa accessoria diversamente denominata (spese di notifica, compenso esattoriale, servizio riscossione) che compare nella cartella esattoriale, sia per l’ anno 2010 che per l’anno 2011, unitamente alla quota consortile che l’Agenzia delle Entrate esige per conto del Consorzio di Bonifica;
2. Se e con quali modalità la spesa accessoria sopra richiamata viene ripartita tra gli Enti coinvolti nell’attività amministrativa del Consorzio (Provincia, Consorzio e Agenzia delle Entrate), o comunque di chiarire la destinazione di detta spesa accessoria;
3. Se l’attività amministrativa svolta dal Consorzio di Bonifica tramite l’Equitalia potrebbe essere svolta direttamente dalla Provincia, senza aggiunta di spese accessorie, nell’ottica di riordino istituzionale parallelamente ad un percorso di riduzione degli sprechi nella spesa pubblica, che dovrebbe essere indirizzata all’eliminazione di tutti gli enti intermedi strumentali, quali i Consorzi, a favore del potenziamento di istituzioni democraticamente elette quali appunto la Provincia, capaci di provvedere “motu proprio” all’esercizio di funzioni amministrative spettanti per legge".