Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

"IL RIPENSAMENTO DELLE PROVINCE PER RIORDINARE TUTTA LA MACCHINA PUBBLICA"
Il Consiglio provinciale di Firenze approva un ordine del giorno. Ermini: "No alla difesa corporativa, si a tagli e riorganizzazione a ogni livello istituzionale". Barducci: "Non siamo qui a sopravvivere. Discorsi irresponsabili sul lavoro e sui dipendenti"

Con un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forze politiche (tranne l'Idv) e approvato dall'Assemblea, il Consiglio provinciale di Firenze chiede ai Parlamentari di farsi promotori in Parlamento di iniziative volte ad una riforma complessiva di tutti i livelli istituzionali, con la razionalizzazione delle Province e il riordino di tutta l'amministrazione periferica dello Stato; alle organizzazioni sindacali di mobilitarsi per tutelare le persone che lavorano nelle Province; alle forze economico-sociali di mobilitarsi per la costruzione di una politica di governo del territorio di ambito metropolitano che può garantire il rilancio degli investimenti per lo sviluppo locale; ai cittadini tutti, agli uomini di cultura, alle associazioni e ai gruppi di volontariato di opporsi alla trasformazione delle Province in enti nominati dai partiti e non eletti direttamente dal popolo.
L'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi era stata convocata per la riunione straordinaria dei Consigli provinciali indetta dall’Upi.
"Non si tratta di difendere le Province tout court - dichiara il Presidente del Consiglio provinciale David Ermini - Mi sembra piuttosto che i conti siano stati fatti male. Il decreto del Governo rischia di essere a questo riguardo più di facciata che di sostanza. Il solo passaggio di dipendenti farebbe lievitare i costi. Altro è invece parlare di un riassetto delle istituzioni con chiare distinzioni di competenze".
Per il Presidente della Provincia Andrea Barducci "essere all'interno dell'iniziativa Upi con una nostra posizione originale, che va oltre recinti di natura politica, è un fatto importante. Non siamo qui a sopravvivere, ma a portare un contributo serio a un processo di riforma di cui nessuno nega il bisogno. E' stato invece calato dall'alto un modello molto parziale, che non affronta una riforma vera, che si poteva fare senza andare a scomodare la Costituzione. Le esigenze di area vasta hanno bisogno di un governo con legittimazione popolare: non è questione di forza, ma di legittimità e trasparenza". Si sentono discorsi irresponsabili in ordine ai temi occupazionali: "Si invoca la par condicio al contrario: siccome si licenzia nelle industrie allora bisogna licenziare anche nel pubblico. Non si pensa invece che il problema è far lavorare di più tutti e mantenere standard di vita accettabili".
Durante il dibattito è intervenuta, per la Rsu della Provincia, Nicoletta Sbrizzi che ha invitato i diversi interlocutori a "non spezzettare le funzioni e i servizi delle Province né a disperdere le professionalità".
Il testo approvato dal Consiglio provinciale verrà inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del Consiglio Mario Monti, ai Presidenti delle Camere e ai Gruppi parlamentari.
Sul documento 23 i sì, 3 i no, un'astensione. Differenziate alcune posizioni all'interno degli stessi gruppi consiliari. Il consigliere del Pdl Guido Sensi ha votato contro, mentre nell'Idv, riflettendo la posizione nazionale del partito, il capogruppo Andrea Cantini e il consigliere Alessandro Cresci si sono espressi contro e il consigliere Sabatino Clementini, invece, si è astenuto.

31/01/2012 15.45
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze